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FANO - La giunta comunale si prepara ad accogliere le richieste della Soprintendenza, che pochi giorni fa ha sollecitato alcune sostanziali modifiche alla Variante Gimarra. Saranno elaborate soluzioni alternative rispetto all’attuale progetto e si prevede che il lavoro sia presentato entro la fine del mese, insieme con l’esatto calcolo delle ulteriori risorse necessarie a finanziare le opere indicate dall’ente per la tutela ambientale e paesaggistica nelle Marche.
La nota comune
Dopodiché l’ultima parola spetterà al consiglio comunale, che dovrà esprimersi con un voto. Questo è il percorso definito dalla giunta locale riguardo alla variante Gimarra (com’è chiamato il completamento della strada interquartieri) e messo nero su bianco in una nota condivisa. È stata diffusa nella prima serata di ieri, al termine di una riunione che si annunciava a nervi tesi, ma che non ha raggiunto le attese temperature al calor bianco.
La galleria artificiale
Un grosso punto interrogativo continua dunque a gravare sul tema delle risorse economiche. I 20 milioni del protocollo d’intesa fra Comune e Regione, risalente al 2018, non saranno sufficienti per completare l’interquartieri e portarla dalla zona della Trave fino alla statale Adriatica. A maggior ragione saranno insufficienti ora che dovranno essere recepite nel progetto le modifiche richieste dalla Soprintendenza: prevedere un percorso che affianchi la zona sportiva Zengarini e (opera senz’altro costosa) una galleria artificiale per mitigare l’impatto della nuova strada sull’area di maggiore pregio ambientale e paesaggistico.
Delle ulteriori spese non c’è traccia nella nota condivisa, ma fonti ben informate assicurano che l’ammontare possa aggirarsi fra 6 e 8 milioni di euro in più. Risorse che devono essere individuate e che si potrebbero rintracciare sia nell’avanzo di bilancio sia accendendo un eventuale mutuo, dato il fatto che il Comune di Fano è tra i meno indebitati nelle Marche.
La scadenza del 31 dicembre
Va dunque avanti la corsa contro il tempo. Al momento la scadenza da rispettare è il 31 dicembre prossimo, quando dovranno essere definiti una serie di adempimenti, pena la perdita dei 20 milioni. Niente di più facile, però, che l’amministrazione comunale punti a ottenere una nuova proroga coinvolgendo la Regione e perorando la rilevanza del progetto.
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Corriere Adriatico