URBINO - Una protesta “soffocata” con l’ingresso vietato nell’ateneo. Tramite Facebook, con una serie di video e post, gli studenti della Libera biblioteca...
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«La tensione era palpabile: un nostro compagno, con in mano lo striscione, ha dovuto iniziare a correre perché letteralmente inseguito da un finanziere, a sua volta rincorso da uno dei nostri che cercava di capire quali intenzioni avesse l’uomo in divisa - raccontano, a supporto di un video - fatto sta che il finanziere si ferma e rilascia un bel calcio al compagno che lo inseguiva. Alla compagna che filmava tutta la scena è stato strappato dalle mani il telefono e sono stati cancellati tutti i video e le foto fatte durante la mattinata. In un raptus di violenza, del tutto nuova agli ambiti universitari urbinati, un compagno è stato atterrato e poi sbattuto contro il muro, successivamente è stato trascinato per i capelli all’interno dell’ateneo, come se l’ateneo fosse il loro distretto e come se lui fosse stato arrestato». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico