Urbino, evasione milionaria e lavoro nero: cinesi arrestati e maxi sequestro

Urbino, evasione milionaria e lavoro nero: cinesi arrestati e maxi sequestro
URBINO - Società "Apri e chiudi" per l'evasione fiscale, lavoro nero o irregolare: quattro arresti e un sequestro per 3,7 milioni di euro messi a segnoi dai...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
URBINO - Società "Apri e chiudi" per l'evasione fiscale, lavoro nero o irregolare: quattro arresti e un sequestro per 3,7 milioni di euro messi a segnoi dai ai finanzieri della Compagnia di Urbino: Nell'operazione "chinese speed" sono stati disarticolati due distinti gruppi criminali, dediti alla commissione di gravi reati fiscali, ed è stata data esecuzione a 4 misure cautelari in carcere e al sequestro di beni per 3.700.000 euro.


"Dimentica" per 4 volte di fare lo scontrino. Ristorante cinese chiuso per 3 giorni

L’operazione, avviata nel 2015 a seguito di una verifica fiscale svolta nei confronti di una ditta individuale gestita da un soggetto cinese, aveva portato le Fiamme Gialle a rilevare gravi irregolarità fiscali nonché violazioni alle norme antinfortunistiche sui posti di lavoro in relazione alle quali era stato effettuato il sequestro preventivo di un capannone aziendale.
I soggetti, tutti di etnia cinese, facenti parte di due distinte associazioni delinquenziali, gestivano di fatto le ditte individuali rappresentate formalmente da prestanomi che, dopo aver operato per due o tre anni in totale evasione di imposte, venivano poste in chiusura per attuare un vero e proprio avvicendamento aziendale, con il fine ultimo di sottrarsi ai controlli dell’Amministrazione finanziaria. Il bilancio complessivo, al termine delle attività investigative, annovera il coinvolgimento di 38 soggetti, indagati, a vario titolo, per gravi delitti fiscali (quali l’omessa dichiarazione, l’occultamento o distruzione di scritture contabili, la sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte), di cui 6 imputati anche per associazione per delinquere. 

Il meccanismo evasivo ha consentito alle due consorterie criminali di nascondere al Fisco - dal 2011 al 2019 - ricavi effettivi per oltre 18 milioni di euro, con un’evasione delle imposte accertata di oltre 3.700.000 euro. Inoltre, nell’ambito delle diverse attività ispettive, sono stati individuati 5 lavoratori “in nero” e 68 lavoratori “irregolari”. Tra i beni sequestrati dalle Fiamme Gialle non sono mancate autovetture di pregio, allo stato utilizzate dal Corpo per lo svolgimento dei servizi istituzionali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico