Caso Riceci, trema la maggioranza a Urbino. Gambini: «Competenza di Petriano»

La commissione sul progetto della discarica di Ricci
URBINO Trema la maggioranza. La tensione è palpabile in Commissione Lavori Pubblici, Urbanistica, Protezione Civile, Ambiente, Decoro Urbano convocata dal presidente Lino...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

URBINO Trema la maggioranza. La tensione è palpabile in Commissione Lavori Pubblici, Urbanistica, Protezione Civile, Ambiente, Decoro Urbano convocata dal presidente Lino Mechelli per discutere del “progetto per la realizzazione di un impianto di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi nel territorio del comune di Petriano, in località Riceci”. Mechelli ricorda, in apertura, che «non ci sarà nessuna illustrazione del progetto da parte del sindaco e assessore all’ambiente». 


Gli avvertimenti


Nell’ultimo consiglio comunale i rappresentanti di Forza Italia, Scalbi e Foschi, sull’ordine del giorno del progetto “discarica di Riceci” dei gruppi di opposizione Pd e Viva Urbino, si sono astenuti dando una scossa alla maggioranza pur chiedendo il rinvio per discuterne in Commissione. Mechelli rimarca come presidente che «l’ordine del giorno è di sua competenza» e, quindi, non pervenuti gli amministratori del comune di Petriano anche se era largamente rappresentato da numerosi cittadini tra cui l’ex sindaco Domenico Passeri. «Basta con i politici che dicono ni - ha detto - occorrono fatti concreti. I sindaci debbono farsi sentire in Marche Multiservizi e tenere in pugno l’amministratore delegato Tiviroli, non viceversa». 


La replica


«Nessun amministratore di Urbino – ha detto il sindaco Gambini – può esprimersi su un tema che riguarda un altro comune. È inopportuno e poco legittimo l’ordine del giorno presentato da Pd e Viva Urbino perché non si può votare. Io di questa discarica ne so quanto riportato dai giornali. Non prendo una posizione in merito di un progetto che non conosco. Sono molto urtato perché qualcuno mi vuol far dire cose che io non ho mai detto. Do fastidio. La responsabilità istituzionale va rispettata. Il sindaco del Gallo ha preso una posizione chiara e coraggiosa, altresì invito i nostri amministratori di astenersi su questo tema».


Più chiarezza


Scalbi: «Ricordo la posizione di Forza Italia che è contraria al progetto». Rosati di Viva Urbino chiede tra gli applausi dei presenti: «Torniamo a chiedere di esprimervi con chiarezza sul progetto». «La discarica – dichiara Santi del Pd – è largamente territoriale. La Commissione poteva dare precise indicazioni e lei, sindaco, bisogna che ci spieghi e approfondisca. Ripresenteremo l’ordine del giorno».

«Nessuno alla mia lista civica – dice Giorgio Londei – può insegnare come si difende il territorio. C’è una questione che nessuno ha mai sollevato: esiste la delibera del Cda di Mms nel quale c’è anche il rappresentante del comune di Urbino». «Infatti – aggiunge Rosati – lei sindaco, da Baccio Fiaccarini (rappresentate del comune di Urbino nel cda di Mms) poteva avere tutte le indicazioni possibili e non dica che non è informato». 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico