Teschio e ossa nel bosco: accanto i documenti di Maurizio Cesaroni, pizzaiolo fuggito a giugno dall’ospedale di Urbino

Teschio e ossa nel bosco: accanto i documenti di Maurizio Cesaroni, pizzaiolo fuggito a giugno dall’ospedale di Urbino
URBINO - Durante una battuta di caccia la macabra scoperta: nel boschetto sottostante la località Ca’ Staccolo sono state individuate delle ossa umane. È...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

URBINODurante una battuta di caccia la macabra scoperta: nel boschetto sottostante la località Ca’ Staccolo sono state individuate delle ossa umane. È quando accaduto ad un cacciatore che si è imbattuto nel rinvenimento delle ossa lunedì pomeriggio, in un’area boschiva sottostante il Santuario di Ca’ Staccolo.

 

Attualmente sono in corso le indagini dei carabinieri di Urbino che dovranno stabilire se quei resti appartengono veramente a Maurizio Cesaroni, 68 anni, la cui scomparsa fu denunciata dai familiari la scorsa estate all’Arma di Fano. Documenti rinvenuti accanto ai resti umani indicano questo nome

I precedenti

L’uomo si era allontanato il 25 giugno dall’ospedale di Urbino dove era ricoverato, facendo perdere le proprie tracce nonostante le ricerche scattate subitodopo la fuga. I militari della Legione dei Carabinieri “Marche”, Compagnia di Urbino, guidati dal capitano Crescenzo Maglione, hanno risposto alla chiamata del cacciatore che segnalava quanto rinvenuto. Hanno così raggiunta zona boschiva piuttosto impervia e hanno accertato che quello ritrovato dal cacciatore era effettivamente il teschio di una persona. Da quel momento, grazie anche al supporto di personale specializzato nei rilievi tecnico-scientifici del comando provinciale di Pesaro e la collaborazione dei vigili del fuoco di Urbino, è stata effettuata una approfondita ispezione dei luoghi, e in poco più di un metro quadrato, la perlustrazione ha consentito il rinvenimento di altre ossa riconducibili agli arti superiori e inferiori del corpo, uno scarponcino con all’interno le ossa del piede, una maglia, un pantalone e un marsupio.

I rinvenimenti

All’interno di quest’ultimo, i carabinieri hanno trovato un portafogli con i documenti personali di un uomo, appunto, Maurizio Cesaroni ricostruendo rapidamente i fatti precedenti e la sua scomparso a giugno scorso. Sarà perciò ora compito degli esperti della medicina legale effettuare le dovute analisi, per dare certezza all’identità dei resti recuperati che, nella serata di ieri, dopo una lunga e attenta attività di repertamento, sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione della Procura. Della scomparsa del 68enne fanese si è occupata anche la trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto” senza raccogliere nessuna segnalazione significativa. Quanto alla presenza dei resti umani, accogliendo l’ipotesi che i documenti indichino la strada giusta, gli inquirenti ritengono che gli animali selvatici possono aver contribuito a ridurre in quelle codizioni il corpo insieme agli agenti atmosferici. L’uomo potrebbe essere caduto senza riuscire ad alzarsi oppure colpito da un malore. Tutti elementi che saranno verificati nel corso delle indagini.

Le ricerche

L’area delle ricerche è stata isolata e non può essere avvicinata da estranei. Maurizio Cesaroni era un pizzaiolo in pensione. Viveva a Fano. Domenica 25 giugno si è allontanato dal pronto soccorso dell’ospedale di Urbino, dove si trovava da qualche ora. Di lui, da quel momento, non si sono più avute notizie. Le sue tre utenze telefoniche risultavano irraggiungibili.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico