Terre Roveresche, la minoranza accede agli atti dell'Ast: «La piscina non è in regola non doveva essere aperta»

Terre Roveresche, la minoranza accede agli atti dell'Ast:«La piscina non è in regola non doveva essere aperta»
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TERRE ROVERESCHE Dati ufficiali alla mano, il gruppo di minoranza in seno al consiglio comunale di Terre Roveresche scrive: «Condividiamo , a seguito delle dichiarazioni del sindaco, che la piscina di Pieve Canneti a Orciano non poteva essere aperta, in primis per carenze igieniche e per i motivi che vengono elencati a seguito dell’accesso agli atti dell’Ast».

 


Le rilevazioni

La lettera, datata 28 luglio 2023 e inviata dal Dipartimento di prevenzione, «rileva le criticità, riscontrate durante il sopralluogo, che hanno messo a rischio la sicurezza e la salute degli utenti della piscina, che per la maggior parte sono bambini – prosegue il comunicato -. Le annotazioni degli ispettori risultano possono essere così sintetizzate: l’apertura al pubblico della piscina non risulta essere stata autorizzata, nonostante l’apertura del cantiere edile nel 2021 che ha comportato modifiche significative alla struttura. Non sono stati registrati i parametri previsti nel registro di piscina, tra cui ph, cloro in acqua e numero di utenti presenti. Assenza della vasca lava piedi prima dell’ingresso in piscina, che è un requisito fondamentale e obbligatorio per legge al fine di garantire l’igiene degli utenti». 

Altro dato: «Non erano disponibili analisi complete chimiche e batteriologiche dell’acqua di piscina in quanto l’addetto all’impianto, presente al momento del sopralluogo, non disponeva del kit per la rilevazione dei parametri di cloro e ph dell’acqua in vasca, facendo riferimento invece ai parametri di una centralina posta al piano interrato difficile da raggiungere e da visionare». Il servizio dell’Ast sottolinea« che già dal 2 agosto 2022 aveva inoltrato al sindaco la raccomandazione di chiudere immediatamente l’impianto in attesa del completamento dei lavori di ristrutturazione dei locali e per le carenze gestionali e strutturali. Rispetto alle rassicurazioni date dal sindaco Sebastianelli, in riposta alla prima segnalazione del nostro gruppo consiliare non rimane che prendere atto non solo delle gravi carenze strutturali ma che le stesse si protraggono dal 2021». 

I firmatari

La nota è firmato dai quattro componenti il gruppo consiliare “Condividiamo”, vale a dire Sauro Marcucci, Cinzia Malvoni, Giacomo Pucci e Matteo Zenobi. Alla precedente presa di posizione dello stesso gruppo il sindaco di Terre Roveresche Antonio Sebastianelli aveva replicato che di particolarmente grave non era successo nulla e che la situazione è rimasta sempre e comunque sotto controllo. Gli atti ufficiali parlano di altro. 

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Corriere Adriatico