TERRE ROVERESCHE - La procura di Roma ha chiesto dieci condanne per un totale di quasi settant’anni di carcere nel processo per gli appalti del G8 della Maddalena e alcuni...
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I pm Roberto Felici e Ilaria Calò, davanti ai giudici della ottava sezione penale, hanno chiesto, tra gli altri, una condanna a 9 anni e 2 mesi per l’ex provveditore alle opere pubbliche del Lazio ed ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci, che è originario di San Giorgio di Pesaro, nel comune di Terre Roveresche, 9 anni per l’imprenditore Diego Anemone, 6 anni e mezzo per il fratello Daniele. «Siamo davanti a uno dei casi più gravi di corruzione dal dopoguerra - hanno detto i pm nella requisitoria -. Un intero settore dell’amministrazione dello Stato era condizionato da questa cerchia di persone». Angelo Balducci nell’ambito di questa inchiesta tre mesi fa aveva subito l’espropriazione, a titolo di sanzione, da parte della Guardia di Finanza della sua splendida villa situata sulle colline di San Giorgio di Pesaro. Oltre a San Giorgio la confisca era scattata per altre 26 unità immobiliari tra ville, appartamenti di pregio e terreni nei comuni di Roma, Montepulciano e Sappada per concorrere al valore di 9 milioni di euro, insieme a due autoveicoli, una moto, rapporti bancari, titoli obbligazionari, quote societarie e disponibilità finanziarie detenute in Lussemburgo tramite una società fiduciaria. Ai San Giorgio di Pesaro Angelo Balducci era nato in un casale oggi abbandonato. Fino a qualche anno fa capitava anche a far visita ai parenti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico