Tavoleto, simulano il furto dell'auto ma l'avevano già venduta

carabinieri
TAVOLETO -  Hanno simulato il furto di un’auto su cui gravava un decreto di sequestro preventivo della Procura di Urbino ma in realtà l'auto era stata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TAVOLETO -  Hanno simulato il furto di un’auto su cui gravava un decreto di sequestro preventivo della Procura di Urbino ma in realtà l'auto era stata venduta ed era finita in Spagna. I carabinieri di Tavoleto sono riusciti a smascherare due imprenditori della zona titolari di un'azienda di arredamento poi chiusa. Tutto è iniziato lo scorso ottobre quando i militari hanno ricevuto la denuncia di furto di un'Audi A7, sparita da un loro capannone. Le indagini sul furto sono durate mesi e solo a gennaio la svolta. La stessa Audi era stata fermata addirittura in Spagna ad Almeria dalla polizia locale e dagli accertamenti è risultata rubata in Italia nell'autunno scorso. Da quel momento si è sviluppata un'indagine parallela che ha coinvolto le autorità locali e l'Interpool. Sono stati abili e intuitivi i militari della stazione di Tavoleto, insospettiti da quella strana richiesta dei titolari dell'azienda che si erano presentati in caserma appena un paio di mesi fa per chiedere il ritiro della denuncia. Proprietari che poco dopo sono stati così smascherati: le indagini hanno accertato che l'Audi non era stata rubata, bensì venduta per una prima tranche di 5 mila euro, lo scorso settembre, a un acquirente spagnolo con conoscenze e contatti in Italia e nel Pesarese. I due ex imprenditori sono stati denunciati per simulazione di reato. L'ipotesi degli inquirenti è che la vendita dell'auto servisse per rientrare in parte di alcune somme e beni sequestrati ai due imprenditori dalla Guardia di Finanza.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico