Si rompe l'acquedotto nella notte: mezza città si ritrova a secco

Super afa e si rompe l'acquedotto: mezza città si ritrova a secco
PESARO Mezza città ieri si è svegliata senz’acqua e con una emergenza idrica che si è sviluppata nell’arco di 12 ore in seguito alla rottura di...

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PESARO Mezza città ieri si è svegliata senz’acqua e con una emergenza idrica che si è sviluppata nell’arco di 12 ore in seguito alla rottura di una delle principali arterie dell’acquedotto cittadino, quello di via Ponchielli. Attorno alle 4 del mattino, di un sabato di metà luglio che di lì a poco sarebbe diventato torrido, una tubatura in ghisa del diametro di 250 millimetri si è spaccata in due punti per uno squilibrio di pressione e la vetustà della rete. 

 
Carreggiata da restringere


Una doppia falla nelle vicinanze delle aree di sosta e degli ingressi delle abitazioni, tra la rotatoria di via Solferino e quella di via Togliatti, che ha completamente allagato gran parte della sede stradale. È stato necessario restringere la carreggiata con la segnaletica, senza però interruzioni della viabilità né pattugliamenti dei vigili. Traffico, insomma, regolare per tutta la durata dell’intervento di ripristino. 


Al risveglio dei residenti e delle attività, tra le 6,30 e le 8,30, si sono riscontrati i primi disservizi nei quartieri di Villa San Martino, Soria-Tombaccia, Santa Maria delle Fabbrecce e nelle zone di via Salvo d’Acquisto, via Ravenna, via Palmanova, via degli Agricoltori e aree limitrofe. Gli sbalzi nella fornitura, l’erogazione a singhiozzo, qualche goccia dal rubinetto e quindi lo stop completo fino alle 16, quando si è conclusa la complessa riparazione dell’acquedotto da parte della squadra di Marche Multiservizi, una mission straordinaria resa ancora più impegnativa dal solleone e dall’afa della super trafficata via Ponchielli.


L’impegno


«Stiamo lavorando dalle 4 e mezza del mattino, quando è arrivata la prima chiamata al nostro pronto intervento - spiega uno dei tecnici della multiutility sul posto -, era ancora buio. Si tratta di una rottura molto significativa perché ha interessato una delle dorsali principali della rete idrica. Il disagio è stato quindi notevole perché sono almeno cinque i quartieri allacciati, tutti rimasti senz’acqua da circa le 8 fino alle 16. La tubazione in ghisa del diametro di 250 millimetri è come esplosa, provocando due distacchi piuttosto consistenti. Si sono spezzate porzioni di condotta provocando due grossi fori, uno delle dimensioni di un pugno e l’altro come una palla da tennis». 


Entrambe prese in considerazione le cause della rottura: il materiale vetusto della condotta, che comincia ad avere i suoi anni ed essere ormai obsoleto, e lo squilibrio della pressione idrica tra i consumi del giorno e quelli notturni.


«Ha sicuramente influito anche l’elevato utilizzo d’acqua durante l’estate - aggiunge il tecnico di Marche Multiservizi -, dalle 8 di mattina alle 8 di sera la richiesta aumenta la velocità dentro il tubo con un calo di pressione, mentre di notte avviene esattamente il contrario, l’acqua rallenta e aumenta la pressione. Lo scompenso, molto sensibile in questa stagione, può provocare emergenze. Ora siamo impegnati nelle operazioni di ripristino idraulico e sistemazione delle tubature, poi si tornerà ad aprire le valvole con lo spurgo della rete. Abbiamo previsto che il ritorno della normale erogazione potrebbe avvenire alle 16».


Le chiamate


Effettivamente senz’acqua le famiglie e le attività sono restate più o meno 8 ore, all’incirca dalle 8 alle 16. Tante le chiamate arrivate al centralino dei vigili del fuoco e della polizia municipale, altrettanto intenso il tamtam delle segnalazioni allarmate sui social. 


L’ultima grave rottura dell’acquedotto gestito da Marche Multiservizi risale a due anni fa, era successa sempre in luglio, il 28 del 2021, e la rete cedeva nei pressi di Cuccurano. In quella occasione, per ridurre i disagi della cittadinanza, erano stati allestiti tre punti per la fornitura d’acqua nei parcheggi di Baia Flaminia, Campus scolastico e Vitrifrigo Arena, inoltre sei squadre della Protezione civile avevano distribuito bottigliette in varie postazioni della città. 
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Corriere Adriatico