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FANO - Dopo la scalfittura attuata con un temperino nel nuovo arredo decorativo del sottopasso di viale Cairoli, questa volta i vandali ci sono andati con la mano pesante, distruggendo un intero pannello.
Quello che reca gli ultimi versi di un componimento dialettale di Elvio Grilli, autore di una bella poesia sul mare, la cui atmosfera, grazie al nuovo arredo ideato dagli studenti della scuola d’arte, si incomincia a respirare già quando si attraversa il piccolo tunnel.
L'elemento identitario
Era stato un modo per caratterizzare l’opera pubblica con un elemento identitario e di valore.
Previste quattro telecamere
A questo punto si rendono urgenti le telecamere. Ma i timori che l’opera sarebbe stata presto rovinata, erano già stati espressi il 19 giugno scorso, il giorno della inaugurazione. Purtroppo quello che molti temevano si è verificato: nel giro di 2 mesi l’arredo è stato danneggiato 2 volte e in maniera sempre più grave.
Il monito dell'amministrazione comunale
«L’atto vandalico che è stato compiuto – ha postato sui social l’assessoa al decoro urbano Barbara Brunori - è un verro e proprio reato. È reato quando il danno viene commesso contro cose ed oggetti che si trovano alla mercé di tutti, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, ossia non recintati. Rigare un’auto parcheggiata in una piazza è reato. È reato disegnare sui muri di un edificio, fare graffiti sulla metro o sui monumenti. Nel sottopasso di viale Cairoli verranno installate ben quattro telecamere per cui ci stiamo già adoperando dal primo episodio. Entro dicembre dovremo essere pronti. Zero tolleranza».
Sperando che per quella data simili atti non si ripetano. A giudicare dalle reazioni che il gesto ha provocato, l’impianto di sorveglianza dovrebbe essere installato subito.
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Corriere Adriatico