Contagi alla scuola media, il sindaco resiste alle pressioni: «Non la chiudo senza input Asur»

Il sindaco di Fossombrone Gabriele Bonci
FOSSOMBRONE - «Nelle ultimissime settimane, sono usciti diversi casi di positività ravvicinati, sia tra i docenti che tra gli studenti, che hanno riguardato tutte le...

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FOSSOMBRONE - «Nelle ultimissime settimane, sono usciti diversi casi di positività ravvicinati, sia tra i docenti che tra gli studenti, che hanno riguardato tutte le scuole dell’istituto comprensivo Mercantini - informa il sindaco Gabriele Bonci -, ma in particolare la scuola secondaria di primo grado, dove la positività di alcuni docenti ha costretto alla quarantena più classi contemporaneamente».

 

«Rispettate le misure preventive»
«Ribadisco che nelle scuole sono state adottate tutte le misure anti-Covid previste dai protocolli ministeriali - puntualizza il sindaco di Fossombrone -, è stato davvero fatto tutto il possibile a livello logistico con nuove aule dove era necessario; ampliamento di altre; nuove entrate; nuove uscite e sono assolutamente convinto che vengano rispettate distanze ed uso delle mascherine, tenendo sempre conto del fatto che parliamo comunque di bambini e ragazzi».

Pressioni respinte
Il sindaco sottolinea di «aver ricevuto pressioni in merito al fatto che avrei dovuto chiudere io le scuole, cosa che non ho mai fatto e non farò mai, se non saranno le autorità sanitarie a disporlo. Ovviamente non esiterò a farlo se lo riterranno necessario, come peraltro accaduto recentemente in altri Comuni non troppo lontani da noi. Questa è la linea che abbiamo deciso di adottare, fin da subito, insieme alla dirigente scolastica, perché se dovessimo decidere noi di volta in volta in autonomia sarebbe veramente il caos, già così la questione è terribilmente complessa».

Il disagio delle famiglie
«Comprendo benissimo - aggiunge il sindaco Bonci - il disagio delle famiglie dei ragazzi che sono dovuti restare a casa, ma non credo che chiudendo tutta la scuola avrei risolto il problema, anzi, avrei negato il diritto ad andare a scuola a coloro che invece potevano farlo. Ad ogni buon conto, la dirigente, ed io ho avallato la cosa, ha richiesto ad Asur di disporre uno screening per le classi in isolamento prima del rientro a scuola, ed i relativi docenti, che si è svolto presso le scuole medie nelle mattinate del 16 e 17 febbraio. Modesta, a dire il vero, è stata la partecipazione da parte dei ragazzi, mentre la quasi totalità dei docenti ha aderito. Per fortuna non sono emersi positivi, ma non mi illudo, la situazione può cambiare da un giorno all’altro».

«Preoccupiamoci di come si comportano i nostri ragazzi quando sono fuori dalle scuole - conclude il sindaco - visto che il mattino sono al sicuro. Loro per fortuna il più delle volte nemmeno si accorgono di contrarre il virus, ma possono essere un pericoloso vettore per le persone più adulte».

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Corriere Adriatico