La giovane Silvia Romano è viva, ma è stata costretta a sposarsi con rito islamico ed è diventata «proprietà di un uomo del posto». Ad...
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La notizia delle nozze forzate, scrive Il Giornale, «è data per certa negli ambienti della nostra intelligence che seguono con grande attenzione l'odissea della Romano». «L'unica strada rimasta aperta è quella dell'intelligence, della ricerca di contatti e di trattative con i rapitori, - prosegue Il Giornale - in vista del pagamento di un riscatto che il nostro governo a quasi un anno dal sequestro è ovviamente pronto a pagare, e che allo stato appare l'unica strada concreta per risolvere il caso e riportare la Romano a casa. Se gli uomini che l'hanno in mano oggi la considerano ormai una di loro potrebbero persino rifiutare una trattativa sul riscatto. A meno che, e proprio questa è la speranza, tutto sia solo un modo per alzare il prezzo».
«Oggi Silvia (o qualunque sia il nuovo nome che le hanno imposto) è una donna costretta a indossare il velo e seguire la legge coranica» scrive il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti. La giovane sarebbe ancora viva e si troverebbe all'interno della Somalia «probabilmente nella vasta area del Sud e del Sudovest» dove sarebbe stata trasportata dopo il sequestro. «Il matrimonio - scrive il quotidiano - celebrato ovviamente con rito islamico l'ha fatta diventare proprietà di un uomo del posto, probabilmente legato all'organizzazione che la tiene in ostaggio».
Corriere Adriatico