SENIGALLIA Mentre si parla di codice etico da applicare ai locali pubblici per tutelare i minori e scongiurare una nuova Corinaldo, un altro episodio di violenza si è...
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I fatti risalgono al weekend dell’8-9 giugno, quando al Mamamia era in programma il tour “Scialla semper” di Massimo Pericolo. E' la rivelazione del rap italiano, artista che nei suoi brani racconta l’esperienza degli anni trascorsi in carcere per droga (su Instagram ha spiegato che gli è servita per “orinare” col suo successo «sul sistema che ci vuole schiavi») e nei video esibisce pistole e mitra e brucia di fronte alle telecamere la tessera elettorale perché «non so neanche chi è il Presidente, non voto ché tanto non serve». Il 19enne - peraltro nipote di David Miani, l’ex amministratore dell’Us Ancona 1905 radiata dal calcio nell’estate 2017 - era andato in discoteca insieme a tre amici per assistere al concerto di Pericolo con l’idea di trascorrere qualche ora di svago.
A show concluso - erano circa le 4,30 del mattino - mentre ballava in una delle sale del locale, è stato prima accerchiato da un gruppo di bulli e poi aggredito. La sua colpa? Essersi avvicinato a una ragazza che non aveva mai visto prima. Si è messo a ballare accanto a lei ed è bastato per far scattare l’ira del presunto fidanzato o di un pretendente. È stato accerchiato da tre o quattro giovani e uno - poco più che ventenne, capelli corti, alto e palestrato - gli ha spaccato il naso. «Mi sono sentito bussare alle spalle, mi sono girato e non ho fatto in tempo a capire cosa stava succedendo che sono stato raggiunto da una testata», ha raccontato il 19enne ai carabinieri della stazione di Castelfidardo, venerdì scorso, quando ha sporto denuncia. Il ragazzo era tramortito, è caduto a terra, ha cominciato a sanguinare, gli amici lo hanno aiutato e hanno allontanato l’aggressore che poi è stato cacciato dal locale da un buttafuori. Nel parcheggio il 19enne, dolorante e sotto choc, ha chiamato il 118 ed è stato portato all’ospedale di Senigallia. Venerdì scorso lo hanno operato per la ricomposizione della frattura al setto nasale ed è stato dimesso con 7 giorni di prognosi. I carabinieri sono sulle tracce dell’aggressore. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico