Sassofeltrio, minaccia la sua donna e picchia un carabiniere: arrestato

Sassofeltrio, minaccia la sua donna e picchia un carabiniere: arrestato
SASSOFELTRIO - Nella notte tra sabato e domenica la telefonata di una donna terrorizzata è arrivata al centralino dei Carabinieri di Urbino. La donna, di 26 anni, chiamava dalla...

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SASSOFELTRIO - Nella notte tra sabato e domenica la telefonata di una donna terrorizzata è arrivata al centralino dei Carabinieri di Urbino. La donna, di 26 anni, chiamava dalla sua abitazione di Sassofeltrio chiedendo aiuto perché spaventata dai risvolti che stava prendendo un litigio scoppiato tra lei e il suo compagno. Costui era arrivato anche a minacciarla dopo averle sequestrato il cellulare, fatto questo che ha fatto degenerare il litigio tra i due con la donna che ovviamente pretendeva di riaverlo.




Sul posto si recano due pattuglie una di Mercatino Conca e l'altra con militari di Macerata Feltria. Appena scesi dall'auto i carabinieri hanno sentito ben chiaramente le urla e le grida dei due litiganti provenire dall'interno dell'abitazione. Riusciti dopo diversi tentativi a farsi aprire, i militari hanno cercato di placare gli animi soprattutto dell'uomo, un 29enne di origini turche Kaya Tuncay risultato poi regolare sul territorio.



Niente da fare però, l'uomo anche alla vista dei carabinieri non ha dato cenni di voler calmarsi ed anzi ha reagito quando costoro gli si sono avvicinati con l'intenzione di farlo ragionare. Un pugno improvviso dell'uomo infatti ha colpito al volto un carabiniere della pattuglia di Mercatino Conca spaccandogli il labbro e costringendolo alle cure ospedaliere. A quel punto però gli altri militari lo hanno bloccato e arrestato portandolo in caserma con l'accusa di resistenza e lesioni ad un pubblico ufficiale.



Ieri l'uomo è stato condotto alla Procura di Urbino di fronte al giudice che ha convalidato l'arresto in attesa del processo per direttissima che si terrà in settimana.



Ulteriore provvedimento preso nei suoi confronti è l'obbligo per l'uomo di abbandonare la casa dove viveva con la donna e non avvicinarsi a lei per nessun motivo nemmeno occasionalmente. Al momento si trova comunque in libertà. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico