SASSOCORVARO – Sversamenti tossici in un affluente del fiume Foglia: i Carabinieri Foresatali denunciano il responsabile della ditta colpevole dell’inquinamento. ...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I Carabinieri Forestali hanno accertato lo sversamento di sostanze pericolose in un affluente del Fiume Foglia in località Mercatale di Sassocorvaro. L’attività investigativa è stata avviata alla fine dello scorso mese di aprile quando un elicottero del Reparto Operativo Aereonavale di Rimini della Guardia di Finanza, in ricognizione nell’Alto Montefeltro, ha segnalato un’anomala colorazione delle acque di un affluente del fiume Foglia. I Carabinieri Forestali della locale Stazione di Macerata Feltria, intervenuti sul posto unitamente alla Stazione Carabinieri di Sassocorvaro, hanno così verificato che nel Fosso di Ca’ Bargiano confluiva liquido biancastro dallo scarico di una ditta artigianale ubicata poco più a monte. Le successive indagini hanno permesso di accertare che tale inquinamento era conseguenza del malfunzionamento dell’impianto di depurazione che causava il percolamento delle acque del processo di lavorazione, unitamente ai residui presenti sul piazzale, contaminando il fosso sottostante.
Le analisi effettuate dai tecnici dell’Arpam hanno evidenziato in seguito la contaminazione del fosso, rilevando la presenza di vari composti chimici, tra cui sostanze pericolose come Cromo, Nichel, Rame, Piombo, Zinco. Le stesse analisi inoltre hanno escluso contaminazioni nel tratto a valle del Fiume Foglia risultando l’inquinamento limitato al solo tratto del fosso di Ca’ Bargiano.
I Carabinieri Forestale hanno quindi denunciato il legale rappresentante della ditta per scarico di sostanze pericolose. Tale violazione è punita con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 2.500 euro a 26.000 euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico