San Lorenzo, spesa con i soldi falsi: preso mentre ci riprova anche al bar

San Lorenzo, spesa con i soldi falsi: preso mentre ci riprova anche al bar
SAN LORENZO IN CAMPO - La mano esperta e l’occhio attento di un commerciante hanno permesso l’arresto di uno spacciatore di banconote false. È accaduto a San...

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SAN LORENZO IN CAMPO - La mano esperta e l’occhio attento di un commerciante hanno permesso l’arresto di uno spacciatore di banconote false. È accaduto a San Lorenzo in Campo dove un senegalese cinquantatreenne si è presentato nei negozi di piazza Umberto. L’uomo prima è entrato nella macelleria dove ha comprato qualcosa con 20 euro ottenendo il resto, quindi ha visitato il negozio di frutta e verdura e prodotti biologici di Valentino Goffi.

Il senegalese ha voluto essere subito servito, sostenendo di avere fretta. «Ha chiesto tre mele – spiega il commerciante laurentino -. Io stavo parlando con un altro cliente, ma non ho perso tempo e gli ho dato la frutta e il resto di 20 euro. Il senegalese è uscito dal negozio in modo molto veloce e questo atteggiamento ha iniziato a insospettirmi. Poi, nel giro di qualche secondo, al tatto mi sono subito accorto che quella banconota di 20 euro era falsa. Così sono uscito e ho notato che stava indirizzandosi verso il vicino Benny Bar». Nel frattempo in piazza è passata l’auto dei carabinieri della stazione di San Lorenzo in Campo che il commerciante ha prontamente fermato. «Ho raccontato loro l’accaduto e chiesto la conferma della falsità della banconota. I carabinieri non hanno avuto dubbi. Insieme poi siamo subito entrati nel bar dove il senegalese aveva appena ordinato un caffè». Alla vista dei carabinieri l’uomo si è rifugiato in bagno dove ha cercato di disfarsi di tutte le banconote false in suo possesso. Nel giro di qualche minuto i militari sono riusciti a farlo uscire, quindi l’hanno accompagnato in caserma dove è stato interrogato. Solo in un momento successivo sono state recuperate nel bagno, nascoste in un cestino, le nove banconote false che aveva.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico