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PESARO Il segreto del successo? Onorare la tradizione senza mai essere quelli di prima, nemmeno dell’anno prima. Rinnovare costantemente l’offerta per scongiurare la somiglianza con se stessi. Anche ieri sera, gli ingressi alla prima dell’edizione 2022 del Rossini Opera Festival sono stati uno spettacolo nello spettacolo.
Il debutto
Debutto con il coloratissimo e divertente Le Comte Ory, con Diego Matheuz sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso (preparato da Giovanni Farina), con la regia, le scene e i costumi di Hugo De Ana.
Le istituzioni
Tra gli ospiti istituzionali di questa prima sfavillante serata sono attesi: il sindaco Matteo Ricci e il vicesindaco, nonché presidente del Rof Daniele Vimini, David Ermini, vice presidente del Csm, l’onorevole Alessia Morani, la consigliera regionale Micaela Vitri, Luca Pieri (presidente Aspes), il rettore dell’università di Urbino Giorgio Calcagnini, Patrizio Bianchi Ministro dell’istruzione, Martin Boschet del Teatro Colon di Buenos Aires, Umberto Fanno direttore generale della Royal Opera House di Mouscat, Luigi Ferrari presidente Istituto nazionale studi verdiani di Parma, Luciano Messi e Paolo Pinamonti, rispettivamente sovrintendente e direttore artistico del Macerata Opera Festival e Claudio Orazi sovrintendente del teatro Carlo Felice di Genova. Previsti anche la senatrice Liliana Segre, appassionata rossiniana che non perde occasione di passare la sua estate a Pesaro, insieme alla sua amica Paola Tittarelli e Roberto Burioni.
Gli ospiti
Sempre particolarmente eccentrica la contessa bolognese Cecilia Matteucci, anche quest’anno con un abito dorato e mantello verde (in totale sintonia con i costumi dell’opera), mentre l’affezionato sostenitore del Rof Peter Vandamme, dal Belgio, non ha mancato di omaggiare il Cigno pesarese con una delle sue famose mise dedicate al maestro: un completo blu con interni e cravatta con il volto di Rossini. Anche questo anno predominano i colori pastello, rosa per la Vitri è la moglie di Vimini, ampio spolverino colorato per Catia Amati, presente con diversi rappresentanti della fondazione Rossini Non poteva mancare Michele Mariotti con la sua compagna. In beige la signora Tittarelli per un completo firmato Dior.
Le autorità
Tra le autorità non è mancato il prefetto Tommaso Ricciardi, giunto proprio pochi istanti prima dell’inizio dell’opera, alla sua prima partecipazione al festival rossiniano,Come tradizione, la serata si è poi conclusa alla Maison Ratti, con il ricevimento che la signora Silvana, sostenitrice della manifestazione fin dai suoi esordi, rinnova ogni anno, nello splendido cortile adiacente alla Maison. Il popolo del Rof si sposta questa sera al Teatro Rossini per la prima della Gazzetta, con Carlo Rizzi a dirigere l’Orchestra Sinfonica G. Rossini e il Coro del Teatro della Fortuna (preparato da Mirca Rosciani) in uno spettacolo, felice ripresa dopo il successo del 2015, ideato da Marco Carniti, con le scene di Manuela Gasperoni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico