Urbino, 11 tir pieni di rifiuti a Ca' Lucio. I residenti contro Mms e il sindaco

I tir scaricano i rifiuti nella discarica di Ca' Lucio
URBINO - Sono emblematiche le fotografie della discarica di Ca’ Lucio di Urbino e i post pubblicati su Facebook dai sei ricorrenti al Consiglio di Stato contro Marche...

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URBINO - Sono emblematiche le fotografie della discarica di Ca’ Lucio di Urbino e i post pubblicati su Facebook dai sei ricorrenti al Consiglio di Stato contro Marche Multiservizi, tutti domiciliati nelle strette vicinanze del sito di smaltimento dei rifiuti urbani. «Le foto sono state scattate il 26 novembre scorso – sottolinea il gruppo -. Mostrano una fila ininterrotta di ben 11 mezzi pesanti (da Pomezia, Pratica di Mare, Nocera Inferiore, Andria…) che scaricano a Ca’ Lucio il loro carico di rifiuti».

 

L’impatto dei tir
«Immagini – sottolineano i sei ricorrenti - che ci consegnano una realtà in contrasto con quanto riportato da Marche Multiservizi nelle memorie difensive presentate nell’ultimo “ricorso per l’ottemperanza” al Consiglio di Stato (pag. 32-33), secondo le quali “l’impatto generato dalla viabilità viene considerato di non rilevante entità” evidenziando come “il flusso totale dei mezzi da e verso l’impianto è diminuito del 31% grazie ai mezzi di maggior capienza, con riduzione del conseguente impatto ambientale, ad esempio quello che riguarda le emissioni”. Altrettanto sconvolgenti – insiste il gruppo - sono gli scatti fotografici della discarica per la quantità di rifiuti depositati e gli effetti prodotti durante tale operazione. Mai in passato si era arrivati ad una situazione del genere».

Le diverse responsabilità
A questo punto i ricorrenti additano le responsabilità. «La responsabilità ovviamente è di Marche Multiservizi che cerca accanitamente di avere un ritorno economico più alto possibile con questo massiccio conferimento di rifiuti, ma la responsabilità politica maggiore – rilevano - è del sindaco Gambini, cui istituzionalmente è demandata la tutela della salute dei propri cittadini e quella del territorio in cui gli stessi abitano. Responsabilità a cui si è volutamente sottratto in considerazione di rilevanti interessi, costituendosi perfino in rappresentanza del Comune in giudizio nell’ultimo ricorso, evitando in tal modo di opporsi allo scempio ambientale che giornalmente altera e trasforma i nostri luoghi, a dispetto delle rassicurazioni fornite nel corso di varie pubbliche assemblee. A breve il Consiglio di Stato emanerà la sentenza».

Il silenzio di Gambini


«Il timore di un’altra analoga sentenza a quella del Tar – conclude il gruppo - induce forse Marche Multiservizi a conferire in discarica la maggiore quantità possibile di rifiuti nel colpevole silenzio del sindaco di Urbino e anche di quello di Urbania. Siamo stanchi di dover subire questa arrogante prepotenza e ci domandiamo, parafrasando la celebre frase riferita a Catilina, “fino a quando sindaco Gambini e Marche Multiservizi continuerete ad abusare della nostra pazienza?”». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico