FANO - Progredisce il progetto per impiegare i profughi ospitati all'hotel Plaza in lavori socialmente utili. In particolare, l'assessore ai servizi sociali Marina...
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"Non è vero niente - assicura l'assessore -! Si tratta dell'intento di qualcuno, che di fronte al clima di solidarietà che è prevalso su quello dell'egoismo, tenta ancora di seminare elementi di conflitto sociale". Nessuno degli ospiti nell'albergo del Lido avrebbe manifestato una volontà di questo genere.
Secondo quanto riferito dalla mediatrice culturale dell'associazione "Incontri per la Democrazia", i profughi avrebbero fatto soltanto delle domande: "Di che lavoro si tratta, se fosse prevista una retribuzione, quali fossero le modalità, ma nessun rifiuto. Anzi, diversi avrebbero manifestato l'intenzione di mettere a frutto il loro tempo, attingendo alla loro esperienza professionale".
Del gruppo fanno parte: muratori, saldatori, elettricisti, cuochi, vi sono anche due calciatori. Una parte di essi è già in procinto di partire. Si tratta del gruppo associato alla cooperativa Labirinto, solo temporaneamente alloggiato al Plaza, in attesa che uno stabile di Tavoleto, da dove provenivano, fosse sottoposto a lavori di restauro. L'intervento sembra ultimato, quindi alla fine del mese, il numero di coloro che resteranno a Fano fino a marzo sarà ridotto. Nel frattempo continuano i contatti tra l'assessore Bargnesi e la Prefettura per una corretta applicazione del protocollo di assistenza profughi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico