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Confermata dalla Corte d'appello di Bologna la confisca nei confronti di un pluripregiudicato per oltre 14 milioni di euro. Tra questi anche un milione e 800mila euro di crediti per il bonus 110% e bonus facciate. Le aziende confiscate, operavano nel settore della costruzione di edifici residenziali e non residenziali, commercio al dettaglio di materiali da costruzione, fabbricazione di computer e unità periferiche. Nel maxi sequestro risultano anche 9 fabbricati e 44 terreni in provincia di Rimini e Pesaro e Urbino.
Il provvedimento
I Finanzieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione ad un provvedimento della 1^ Sezione della Corte D’Appello di Bologna, che ha confermato il Decreto emesso dal Tribunale di Bologna il 12 dicembre 2022, con il quale era stato applicato ad un pregiudicato stabilmente dimorante da diversi anni nella provincia di Rimini, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
La confisca
Le aziende confiscate, operavano nel settore della costruzione di edifici residenziali e non residenziali, commercio al dettaglio di materiali da costruzione, fabbricazione di computer e unità periferiche. Nei confronti del pregiudicato, presso la locale Procura della Repubblica, pende anche procedimento penale per le ipotesi provvisorie di reato di trasferimento fraudolento di valori e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, nell’ambito del quale la scorsa settimana è stato eseguito un provvedimento con il quale - allo stato ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – è stata disposta l’applicazione degli arresti domiciliari, provvedimento divenuto irrevocabile a seguito di Sentenza della Suprema Corte di Cassazione del 10 aprile 2024.
La misura cautelare
La misura cautelare personale era stata emessa nell’ambito della fase delle indagini preliminari, sulla base delle attuali acquisizioni probatorie. I beni confiscati sono attualmente gestiti da un Amministratore Giudiziario nominato dal Tribunale felsineo. L’attività di servizio in rassegna testimonia ancora una volta l’elevata attenzione della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica che continua a essere rivolta all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati, allo scopo di arginare l’inquinamento del mercato e della sana imprenditoria, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità, trasparenza e sicurezza pubblica.
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