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PESARO Una piscina: così si presentava parte del prato dello stadio Benelli, dopo ore di pioggia battente caduta nella notte e in prima mattinata. Quasi una beffa se si pensa che il 28 settembre scorso era stato inaugurato l’intervento per il nuovo riqualificato impianto e tribune. Ed è andata già bene che la Vis Pesaro aveva giocato appena il giorno prima scampando all’imprevisto acquitrino che non ha mancato di sollevare proteste.
E le polemiche dell’opposizione intervenuta dopo le foto impietose che sono diventate virali via social e rilanciate da “Welcome to pesre” che mostravano l’allagamento nella solita fascia laterale dello stadio con le panchine come tante paperelle a mollo. Ma siamo punto a capo come rimarca il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Daniele Malandrino.
La polemica
«Quanto è accaduto domenica – attacca il consigliere in una nota – richiede una riflessione tanto sul da farsi e sulle necessità quanto sulla corretta gestione e programmazione delle risorse pubbliche da parte di tecnici e giunta comunale, e conferma la necessità di intervenire con progetti mirati e sostenibili.
Gli altri allagamenti
Non è stato l’unico impianto sportivo a essere allagato dopo la pioggia copiosa. Sorte analoga per il campo scuola, la pista preparatoria di atletica di via Respighi sempre molto frequentata. Spiega Daniele Floriani, residenti della zona: «Un effetto permafrost colpisce ad ogni forte pioggia il campo di atletica, manca ormai da tempo un sistema di regimazione indoor delle acque piovane. Oltre al danno la beffa. Siamo otto le famiglie residenti che più soffrono per il disagio e siamo sempre rimpallate da un assessorato all’altro. Anche nell’emergenza della primavera scorsa, né gli assessorati allo Sport e Manutenzioni hanno dato risposte alle nostre richieste di messa in sicurezza del perimetro confinante alle nostre abitazioni, rimandandoci all’assessorato alle Opere Pubbliche, ma anche in questo caso, nessuna risposta. Mesi dopo ci troviamo di nuovo in questa situazione. E la cosa che ci lascia perplessi, è che nulla è stato fatto dal servizio comunale, neppure dopo i danni subiti nella primavera scorsa per circa 20 mila euro. Accade infatti ogni volta che il campo scuola si allaga pesantemente, che l’acqua finisce per infiltrarsi e fare danni anche alle pertinenze delle abitazioni, come nell’aprile scorso quando il muretto perimetrale è stato danneggiato. Il Comune ha semplicemente liquidato, dando scarico alla propria assicurazione. Si chiede invece di intervenire con un progetto di corretto deflusso delle acque. Ora si è creato un lago dove l’acqua che si deposita arriva intorno ai 25-30 centimetri, rendendo impraticabile e inutilizzabile il campo per almeno 4-5 giorni, con danni per crepe e rigonfiamenti».
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Corriere Adriatico