PIOBBICO - Il telefono squillava a vuoto ed era inutile insistere. La corsa a casa e la macabra scoperta: il suo fidanzato giaceva a terra vicino alla doccia senza alcun segno di...
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Residente a Pianello di Cagli ma da anni domiciliato nel paese dei Brancaleoni in località Piano, aveva sposato una ragazza con la quale qualche anno fa aveva divorziato ma dal cui matrimonio era nato un bambino. Martedì si era recato a pranzo in un agriturismo del luogo e con i titolari si era lamentato di uno stato di salute un po’ precario, con mal di stomaco, dolori ossei allo sterno che però non lo allarmavano, dando la colpa ad una probabile influenza ed anche perché a 42 anni non si pensa a nulla.
Quei fastidi erano segni inviati dal destino. Gestiva in via Kennedy “Il Borghetto”, un piccolo bar situato ai piedi del castello Brancaleone e dove nel weekend faceva il pieno di giovani anche dei paesi limitrofi. Li sapeva attrarre con serate di musica dal vivo, potendo contare su di una piazzetta davanti al suo locale. Simpatico e cordiale, era conosciutissimo. Il suo locale era una tappa da non perdere, con birre e vini selezionati e i famosi suoi cocktail, di cui era un vero maestro. Ultimamente avevo espresso il desiderio di lasciare il suo bar per intraprendere il lavoro di rappresentate di vini, forse una strada che gli avrebbe aperta il fratello il rinomato sommelier Raffaele Papi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico