Picchiano un conoscente e gli rubano l'auto, arrestati

Picchiano un conoscente e gli rubano l'auto, arrestati
PESARO - I carabinieri di Pesaro e quelli delle stazioni di Montecchio e Tavullia hanno arrestato, in flagranza di reato, quattro giovani di 20 anni del luogo per rapina...

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PESARO - I carabinieri di Pesaro e quelli delle stazioni di Montecchio e Tavullia hanno arrestato, in flagranza di reato, quattro giovani di 20 anni del luogo per rapina aggravata, lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Gli arresti sono avvenuti nella mattinata di domenica 27 gennaio, dopo le indagini scattate la notte precedente per la segnalazione al 112 di un'aggressione ad un giovane a cui era stata portata via l'automobile.




La vittima, che conosceva bene i suoi aggressori, era stata fermata fuori da un locale pubblico e picchiata da tre persone con casco da motociclista e mazza da baseball, riportando lesioni al volto e copiosa perdita di sangue. Dopo qualche ora il giovane ha incontrato nuovamente i suoi aggressori, questa volta a bordo dell'auto condotta da un amico, per chiarire l'accaduto.



Ma è stato minacciato con la mazza da baseball e rapinato dell'automobile. Nelle prime ore dell'alba, i militari hanno rintracciato a Tavullia i quattro giovani, che rientravano dopo aver trascorso la notte in un locale notturno della riviera romagnola. I carabinieri hanno anche recuperato poco dopo a Gradara l'autovettura, nascosta in zona isolata, e sequestrato mazza e casco. I quattro sono ora rinchiusi nel carcere di Pesaro in attesa della convalida degli arresti.



All'origine dell'aggressione, l'accusa al giovane, anche lui ventenne, residente a Montecchio ma di origini pugliesi, di non pagare i debiti. Dopo la prima aggressione, il ragazzo è tornato a casa e si è medicato da solo. Solo dopo il secondo attacco, quando gli "amici" gli hanno portato via la Fiat Punto della madre, si è rivolto ai carabinieri. I quattro sono accusati di rapina e lesioni.



Oggi il Gip ha convalidato gli arresti, disponendo il carcere per il capo della banda, gli arresti domiciliari per il vice che ha malmenato con un casco la vittima, poi obbligo di firma per un terzo e scarcerazione senza obblighi per il quarto che ha guidato l'auto rapinata al giovane. Le indagini continuano per stabilire se il gruppetto si è reso protagonista di altri fatti di violenza nella zona intorno a Montecchio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico