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PESARO - È un luogo dove servire al tavolo il sollievo alle famiglie con momenti formativi, di approfondimento e confronto. Ma si svolgono anche attività insieme ai malati. Un punto d’incontro dedicato alle persone colpite dal morbo di Alzheimer e soprattutto ai congiunti che prestano loro cura, noti come “caregiver”, perché non si sentano più soli nell’affrontare questo complesso disturbo che porta gradualmente alla demenza. A Pesaro e Gabicce Mare è in arrivo il Caffè Alzheimer, una proposta che arricchisce il welfare del territorio avanzata dall’Ambito territoriale sociale 1 insieme al Comune di Pesaro, l’ente capofila.
A chi è dedicato
Un servizio dedicato a chi soffre di problemi cognitivi nato a Leida, nei Paesi Bassi, grazie allo psicogeriatra Bere Miesen che nel 1997 ha ideato la prima di queste esperienze. L’inaugurazione è in programma sabato, il 9 marzo, alle 10 nel centro socio-culturale Adriatico di viale Trieste. Il Caffè Alzheimer, per 2 ore e mezza, fa tappa il 1° e 3° sabato del mese a Pesaro e il 2° e 4° a Gabicce Mare. Le mattinate in questo bar speciale sono rivolte a un massimo di 20 persone e prevedono interventi a tema di professionisti e il contributo dei volontari dell’Auser e della Croce rossa.
«È con orgoglio e felicità che annunciamo l’apertura di uno spazio gratuito nato in co-progettazione con le realtà attive nel territorio - afferma Luca Pandolfi, presidente del comitato dei sindaci dell’Ats 1 e assessore alla Solidarietà del Comune -.
«Durante le due ore e mezzo in cui si svolgono gli incontri al Caffè Alzheimer - spiega Pandolfi -, in un ambiente informale e piacevole, si realizzano attività per il malato e i famigliari, puntando sul nostro welfare del quale è protagonista la comunità impegnata nella co-progettazione. L’obiettivo, o forse il sogno, sarebbe avviare un punto d’incontro in ogni Comune dell’Ats». I laboratori si svolgono in due luoghi dell’Ambito territoriale: al centro socio-culturale Adriatico, in viale Trieste 242, e al CreoBicce di via XXV Aprile a Gabicce Mare. Sono quattro i momenti di ciascun incontro.
Il primo è quello dell’accoglienza, in cui i partecipanti hanno la possibilità di socializzare; segue la fase centrale dei corsi per i “caregiver” e delle attività rivolte alle persone con disturbi cognitivi. L’intervallo, viene servita una merenda a buffet, anticipa la fase del dibattito, nel quale è possibile rivolgere domande e acquisire nuove conoscenze. Al termine la chiusura, dove si forniscono informazioni sull’appuntamento successivo. Il Caffè Alzheimer è stato realizzato in co-progettazione, nasce cioè dal confronto tra le associazioni dei famigliari, il terzo settore, il volontariato e l’Ast. Un luogo dunque accessibile e confidenziale per i malati dei vari tipi di demenza, i loro congiunti e chiunque sia interessato ad aiutarli, con la presenza e il sostegno di operatori professionisti.
L’accessibilità
Per quesiti e iscrizioni è possibile contattare l’assistente sociale Chiara Bruni (338 7198261, chiara.bruni@comune.pesaro.pu.it) e consultare il portale Alzheimer Cafè. Gli organizzatori ringraziano i partner che hanno contribuito all’iniziativa: Aima, Associazione nazionale centri sociali, comitati anziani e orti, Ast 1, Auser, Casa dell'Istituto maestre Pie dell'Addolorata, Il Girasole cooperativa sociale, Cgil, Cisl, Uil, Comune di Gabicce Mare, Comune di Pesaro, Consorzio Santa Colomba, Croce rossa italiana, Csv, Kcs caregiver, Labirinto cooperativa sociale, Nonno Mino onlus. Le merende a buffet sono offerte da Falcioni Social Bakery.
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Corriere Adriatico