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VALLEFOGLIA - ’Lui amante della caccia a tutti costi nonostante le regole. Lei, la moglie con un debole per gli animali che non si possono detenere. Una coppia di Vallefoglia, per questi motivi, è finita ampiamente nei guai. Il giorno della vigilia di Natale, i carabinieri forestali di Pesaro hanno colto un bracconiere nella flagranza di reato di uccellagione. Aveva sistemato delle reti per catturare tordi bottaccio, tordi sassello, storni e merli allo scopo di alimentare illegalmente la pratica della caccia con richiami viventi.
È stato sorpreso alle prime luci dell’alba mentre stava controllando di persona le reti a tramaglio che aveva installato vicino casa, a margine di un quartiere molto popolato di Vallefoglia.
Plausi dal Wwf Marche. Per il delegato regionale Jacopo Angelini, «l’operazione ha interrotto uno dei canali che commercia uccelli vivi catturati illegalmente e che alimentano un’usanza di caccia, quella con il richiamo acustico che, di per sé, stimola le importazioni illegali, i contrabbandi e il bracconaggio». E ricorda che, con il Ministero dell’Ambiente e i carabinieri Forestali, è in corso una campagna chiamata “Crimini contro Natura” per condannare tutte le iniziative che, in un’ottica di profitto economico, comportano un’appropriazione indebita e illegale di risorse naturali o il danneggiamento delle stesse per lo svolgimento di attività illecite che vanno dal traffico di corna di rinoceronti o di specie esotiche al bracconaggio e al saccheggio di vegetali nei nostri ambienti naturali.
Nel corso dell’operazione sono state rinvenute nella casa dell’uomo e sequestrate ben tre testuggini di Hermann. Gli animali erano detenuti illegalmente dalla moglie del bracconiere in quanto sono specie Cites e dunque protette dalla Convenzione di Washington. La donna rischia l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 15 mila euro a 150mila in applicazione della legge 150/1992 che punisce l’illegale detenzione di specie Cites, salvo se si abbia una documentazione specifica che ne comprovi il prelievo in natura o nel caso delle tartarughe italiane un possesso che risale a prima del 1992.
Corriere Adriatico