Vaccini Covid, esenzioni sospette a Pesaro: sei medici segnalati all'Ordine

Vaccini Covid, esenzioni sospette a Pesaro: sei medici segnalati all'Ordine
PESARO - Medici indagati per aver prodotto certificati di differimento o esenzione al vaccino Covid, i casi potrebbero allargarsi. L’Ordine dei medici di Pesaro Urbino fa il...

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PESARO - Medici indagati per aver prodotto certificati di differimento o esenzione al vaccino Covid, i casi potrebbero allargarsi. L’Ordine dei medici di Pesaro Urbino fa il punto della situazione all’indomani della notizia di un 60enne e un 62enne sotto indagine per falso ideologico.

 

Il presidente dell’Ordine, Paolo Maria Battisini, evidenzia: «Di fatto siamo un organo sussidiario dello Stato e come tale dobbiamo segnalare ai Nas delle anomalie o quello che pensiamo sia una illegalità. Per tutti i medici vige l’obbligo di essere vaccinati e una piattaforma nazionale ci inviava quali non lo erano. Da qui siamo partiti per segnalare la questione agli organi competenti». Il caso dei due medici risale al gennaio 2022, quando arrivò l’esposto. Avrebbero attestato falsamente, con la redazione di certificati medici, condizioni ostative alla somministrazione delle dosi del vaccino anticovid per 13 persone che lavorano in ambito sanitario e che in base alla legge avevano l’obbliigo di vaccinarsi. E, coincidenza, alcune di queste si erano trasferite da altri medici di base. Le avvocatesse Pia Perricci e Isabella Giampaoli sono pronte a dare battaglia e difendere i medici. Battistini sottolinea che «dei 2450 medici in provincia ne abbiamo segnalati 6 per certificazioni sospette. Tra questi ci sono anche i due in questione». 


I numeri
La situazione col tempo sembra essere migliorata. «Se in piena pandemia erano oltre 400 i medici non vaccinati, ora sono circa 70. Di questi 25 sono stati già sospesi, altri si sono vaccinati all’estero e stiamo cercando di far combaciare i documenti e per i restanti, che hanno avuto il covid, le valutazioni sono in corso per una possibile sospensione. Quello che è certo è che per ora l’obbligo vaccinale per i medici è attivo fino al 31 dicembre». I due sanitari indagati per falso saranno sottoposti a interrogatorio, per ora l’ordine non li ha sospesi.

«Non abbiamo ancora aperto procedimenti disciplinari. Aspettiamo gli esisti dei processi e poi prenderemo una decisione consequenziale. Stesso discorso per il medico che un mese fa è finito a giudizio per aver prodotto un certificato dubbio a un suo paziente. E’ una responsabilità delicata quella dell’Ordine in una situazione in continuo cambiamento. Non spetta a noi indagare, ma dobbiamo segnalare. Attenderemo gli esiti delle sentenze, ma siamo soddisfatti che la nostra segnalazione sia stata ascoltata». Solo qualche giorno fa il tribunale di Pesaro aveva respinto il ricorso di un medico che non voleva vaccinarsi per il covid. Era stata sospesa dall’Ordine dei medici, ma la donna si è opposta all’Ordine e all’Asur, sostenendo di aver contratto il Covid nel marzo del 2020 e di aver quindi sviluppato gli anticorpi necessari. Per la signora una «scelta che non garantirebbe comunque una tutela della salute collettiva». 


Il giudice


Per il giudice «non è contestabile, secondo i dati offerti dalla comunità scientifica, che la vaccinazione completa garantisce una copertura elevata dal ricovero in ospedale, dal ricovero in terapia intensiva e dal decesso». In un passaggio si parla di «una riduzione dell’ospedalizzazione» e di «preservare lo stato di salute degli altri». Dunque il giudice ha rigettato il ricorso presentato contro Asur e Ordine. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico