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PESARO - Un normale controllo alla stazione del treno. Ma alla vista degli agenti un tunisino di 20 anni ha allungato il passo ottenendo l’effetto contrario da quello desiderato, ovvero di farsi notare un po’ troppo. Gli agenti della volante della Questura di Pesaro gli hanno messo gli occhi addosso e lo hanno inseguito per capire i motivi di una fretta così repentina e strana.
Il fatto è accaduto giovedì sera ed è finito con l’arresto del 20enne per spaccio e altri reati, compresa la resistenza a pubblico ufficiale una volta che è stato raggiunto dagli agenti.
Dai successivi controlli è stato trovato in possesso anche di un computer portatile ed un cellulare rubati qualche giorno fa . Il furto era stato regolarmente denunciato ed è stato facile tramite le banche dati risalire al fatto e dunque attribuite al tunisino un altro reato. Quello della ricettazione che è ben più grave del furto perché prevede una condanna fino a sei anni di reclusione. Il ragazzo non ha reagito bene e ha iniziato a protestare con gli agenti. Dalle parole ai fatti perché li ha anche spintonati motivo per cui è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione. L’altra mattina c’è stata la convalida dell’arresto. L’arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria.
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Corriere Adriatico