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PESARO - Una storia clandestina, le minacce di divulgare dei video, la corsa verso Pesaro per vedere lei. Ma quello che doveva essere un incontro chiarificatore si è tramutato in tutt’altro, ovvero un arresto per stalking. Il protagonista è un 60enne della provincia di Pavia che l’altro giorno è sceso in auto dal suo paese per incontrare una pesarese di 48 anni, nota professionista, sposata a sua volta con un altrettanto noto professionista.
Lui voleva chiarire alcuni aspetti della loro relazione clandestina, terminata lo scorso gennaio. Una storia iniziata con dei messaggi amichevoli. I due infatti non erano degli sconosciuti ma si conoscevano dai tempi dell’università. Ma negli anni si erano persi di vista. Dopo che si erano ritrovati è nata una storia che ha avuto vita breve.
Non rassegnarsi
Lei ha troncato la relazione, ma lui non si rassegnava.
Ma la donna non ha ceduto, anzi di fronte al ricatto del rivelare la relazione ha chiamato la polizia che in due occasioni si è presentata all’indirizzo suggerito e ha trovato l’uomo lì in attesa. Il 60enne alla fine è passato dalle parole ai fatti e ha chiamato il marito della donna che però ha rifiutato perentoriamente il confronto. Così anche per lui altri messaggi vocali e scritti a tambur battente. Non voleva saperne di andare via da sotto casa e da Pesaro. Di fronte ad altre minacce la donna ha chiamato la polizia che per la terza volta si è presentata all’indirizzo trovando ancora l’uomo.
Ma questa volta, di fronte alle minacce inviate e agli oltre 50 contatti telefonici, si è configurato il reato di atti persecutori e gli agenti hanno arrestato il 60enne di Pavia. Ieri mattina l’udienza di convalida con l’uomo difeso dall’avvocatessa Silvia Pierini. Il legale ha chiesto i termini a difesa per poter verificare il contenuto dei messaggi e delle telefonate. Lui ha fornito la sua versione, ovvero che l’incontro era stato voluto da entrambi e che la storia era ancora in corso, seppur in crisi. Inoltre sarebbe stata la donna a fornire l’indirizzo, accettando l’ultimo confronto.
La convalida
Dunque ha sostenuto che non era finita da gennaio come sostiene la signora. Il giudice ha convalidato l’arresto ma non ha stabilito alcuna misura restrittiva per il 60enne, neppure il divieto di tornare nella provincia di Pesaro. Tutto è stato rinviato al 29 agosto quando il caso verrà definito con rito abbreviato. Il questore di Pesaro Raffaele Clemente ha comunque emesso un foglio di via obbligatorio dal Comune di Pesaro per tre anni per evitare che l’uomo possa tornare con intenti nocivi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico