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PESARO - Vetri rotti e auto danneggiate nella notte un po’ per furto, molto per vandalismo o bravata. Non è la prima volta tanto che ora i residenti inizieranno una raccolta firme per chiedere al Comune di installare delle telecamere di videosorveglianza per avere maggiore sicurezza.
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La segnalazione
A segnalare il problema una residente che fa sapere che nella notte del 5 gennaio si sono verificati atti vandalici e furti ai danni di due auto parcheggiate in via Tomasini, via Chiti nella zona del Pentagono. «Abbiamo trovato i finestrini e i lunotti delle auto rotti e tutto sottosopra all’interno dell’abitacolo.
Non professionisti
Non dei professionisti insomma, ma forse qualcosa di più simile a una bravata, che comunque ha portato a subire alle vittime una serie di danni. Qualcuno che ha approfittato della calma piatta nelle notti di coprifuoco. Non certo la banda che qualche settimana fa smontava i cruscotti e volanti con comandi all’avanguardia dalle Bmw di ultima generazione. Tutti finiti in manette. La signora ha presentato regolare denuncia ai carabinieri, ma i residenti sono determinati ad andare avanti. «Ormai da tempo - spiega - chiediamo al Comune l’installazione di telecamere di sorveglianza, sia nel parcheggio in questione sia nel parco Baden Powell dove verifichiamo spesso atti vandalici sia ai giochi per bambini che alle piante. Tra bravate e furti, è il momento di dire basta. Stiamo preparando una raccolta firme per richiedere il posizionamento di telecamere. Poi consegneremo tutto al Comune sperando in un intervento». Richieste dei quartieri che a volte vengono soddisfatte, come nel caso di Montegranaro e Muraglia.
I precedenti
Dopo una serie di vandalismi in piazza Redi e al parco Scarpellini, soprattutto ai giochi dei bambini e al punto ritiro libri, con particolare accanimento alla struttura adibita a piccola biblioteca (la little free library) della onlus Gulliver, il Quartiere ha chiesto una telecamera. E il Comune è pronto a posizionarla proprio allo Scarpellini per tenere d’occhio anche bivacchi e rifiuti abbandonati come lattine e birra.
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Corriere Adriatico