Foglia, scatta l’indagine per lo scempio di alberi. Il presidente del Consorzio di bonifica: «Non è il nostro modus operandi»

Gli alberi tagliati sulla riva del Foglia
PESARO - Alberi abbattuti lungo gli argini del fiume Foglia, dopo l’esposto di Italia Nostra, che ha incassato anche l’appoggio delle altre associazioni ambientalisti,...

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PESARO - Alberi abbattuti lungo gli argini del fiume Foglia, dopo l’esposto di Italia Nostra, che ha incassato anche l’appoggio delle altre associazioni ambientalisti, scattano indagini e sopralluoghi, con lo stesso Consorzio di Bonifica che avverte: «Non è il nostro modus operandi, abbiamo fatto partire un’indagine interna».

 

Il tutto per rispondere a una domanda: al di là che il taglio era autorizzato chi ha ordinato quella tabula rasa che ha falcidiato centinaia di piante? Non è dunque rimasta inascoltata la denuncia della presidente di Italia Nostra Federica Tesini.


La denuncia
Nell’esposto di pochi giorni fa la presidente Tesini riferiva di aver «ricevuto segnalazione e documentazione fotografica di un grave scempio ambientale sulla riva destra del fiume Foglia dove il Consorzio di Bonifica delle Marche, nell’ambito delle opere messe in campo per la mitigazione del rischio idraulico della città di Pesaro, ha agito in difformità da quanto deciso dal Dirigente per la Tutela del Territorio di Pesaro e Urbino, con decreto del gennaio 2020, che ha rilasciato l’Autorizzazione Idraulica e il taglio selettivo delle specie arboree lungo gli argini del fiume. Dalle immagini ricevute risulta che siano state abbattute tutte le piante e raso al suolo ogni arbusto con grave danno ecologico, ambientale e paesaggistico a partire dal ponte di via Ponchielli fino al ponte sulla ferrovia. Un’operazione che sembra più propedeutica alla costruzione di una pista ciclabile che ad una effettiva mitigazione del rischio idraulico», calcolando l’abbattimento di circa 2000 alberi lungo gran parte dell’alveo del Foglia nel territorio del Comune di Pesaro. Ne è nata una polemica accesa che ha coinvolto tutte le principali associazioni ambientaliste da tempo impegnate nella difesa del territorio. Ieri, è arrivata anche la presa di posizione dell’ente direttamente chiamato in causa, ovvero il Consorzio di Bonifica che sui tagli avvenuti lungo l’argine del fiume Foglia ha fatto sapere che aprirà un’inchiesta interna. «Il presidente Claudio Netti - si legge nella replica del Consorzio - assente per diverso tempo a causa di motivi di salute, ha disposto un’indagine interna per valutare l’accaduto». «Nell’intervento fatto - puntualizza il presidente Netti - è stato adottato un modus operandi lontano da quello del Consorzio, che in questi anni si è sempre impegnato ad operare nel rispetto dell’ambiente e nell’ottica della sostenibilità».
Le risposte


Dunque il Consorzio si è mosso e ora chi ha disboscato l’argine dovrà renderne conto anche allo stesso ente per cui ha lavorato. Nel frattempo, i carabinieri frestali nei giorni scorsi hanno effettuato un primo sopralluogo sull’argine destro del Foglia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico