Pesaro, uccise la moglie ventenne Muratore condannato all'ergastolo

Scudera e Rosaria Palmieri
PESARO - E' stato condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie, Vincenzo Scudera, 58 anni di Gela, dal 1989 trasferitosi a Pesaro dove risiedeva conducendo una...

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PESARO - E' stato condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie, Vincenzo Scudera, 58 anni di Gela, dal 1989 trasferitosi a Pesaro dove risiedeva conducendo una vita normale fino al luglio 2014, quando è stato arrestato. Un tipico cold case risolto grazie alla tenacia del figlio della donna uccisa quando era giovanissima. La sparizione della moglie Rosaria Palmieri, all'epoca 22enne, risale a ben 29 anni prima. La sentenza di condanna per omicidio è stata emessa ieri pomeriggio, intorno alle 17 dalla Corte d'Appello di Caltanisetta. Sembrava essere uno dei tanti casi di femminicidio irrisolti. Scudera era stato arrestato dai carabinieri di Pesaro all'alba del 18 luglio 2014, lavorava da tempo come manovale edile, in città risiedeva in via Tagliamento nei pressi della caserma. La svolta nelle indagini era arrivata grazie al figlio di Scudera, Filippo oggi 35enne e residente in città, che nel 2008 aveva richiesto la dichiarazione di morte presunta, necessaria ad ottenere l'ingente eredità lasciata dalla madre. A far arrestare dopo ventinove anni Vincenzo Scudera, sono stati proprio il figlio e sua moglie, un'avvocatessa di Pesaro. Grazie all'aiuto prezioso della sua compagna, Filippo era riuscito a mettersi in contatto con diversi famigliari a Gela e ponendo domande, incrociando riscontri aveva scoperto così passo passo la macabra verità da lui infondo sempre sospettata.
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Corriere Adriatico