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PESARO - È stata la stagione che ha preceduto l’anno della Capitale della Cultura 2024 e nei suoi numeri doveva anticipare l’eco della novità che dovrà rappresentare un passo nella storia per la nostra realtà. E stando ai primi numeri, anche in confronto ai dati regionale, la promessa è stata mantenuta.
I confronti
L’anno 2023 si è chiuso positivamente per il turismo marchigiano. Con 11.265.667 presenze e 2.567.073 arrivi viene superato il dato dell’anno 2022 (+0,65% presenze, +1,54% arrivi). Questo risultato positivo della Regione Marche esalta ulteriormente i dati del movimento turistico negli esercizi ricettivi della Provincia di Pesaro e Urbino che si colloca al primo posto regionale con 3.314.256 presenze (+3,59% rispetto al 2022; e 693.506 arrivi (+2,26% sul 2022).
Nulla di scontato
«Siamo estremamente soddisfatti – dice Amerigo Varotti, Direttore generale di Confcommercio Marche Nord e ideatore del progetto di promozione turistica “Itinerario della Bellezza” – perché il risultato in crescita rispetto all’anno 2022 non era per nulla scontato dopo l’andamento negativo del dopo alluvione emiliano-romagnolo che aveva interessato anche la nostra Provincia e per la chiusura da aprile a dicembre del passo della Contessa che ha “spostato” in altre destinazioni marchigiane i flussi turistici da Umbria e Lazio che tradizionalmente sceglievano Fano e Marotta di Mondolfo come mete balneari.
L’entroterra funziona
«Dati positivi che confermano il buon lavoro di promozione che stiamo svolgendo, anche Confcommercio con l’Itinerario della Bellezza, e che ha garantito anche un aumento dei visitatori alle strutture museali del territorio. In particolare alla Galleria Nazionale e agli Oratori di Urbino, alla Rocca di Gradara, al Museo dei Bronzi Dorati di Pergola e al Museo Archeologico di Cagli, ai Musei di Fossombrone ed alla Rocca Roveresca di Mondavio; questi ultimi Pergola, Cagli, Fossombrone e Mondavio gestiti direttamente da Confcommercio Marche Nord».
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Corriere Adriatico