Il finto tecnico Sisal ruba quasi 30mila euro alla ricevitoria: banda sgominata seguendo i soldi

Il finto tecnico Sisal ruba quasi 30mila euro alla ricevitoria: banda sgominata seguendo i soldi
PETRIANO - La truffa era valsa 27.800 euro. I carabinieri della compagnia di Pesaro non hanno mai mollato la presa e ieri hanno concluso un’indagine che ha portato alla...

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PETRIANO - La truffa era valsa 27.800 euro. I carabinieri della compagnia di Pesaro non hanno mai mollato la presa e ieri hanno concluso un’indagine che ha portato alla denuncia di 6 persone in totale. Andiamo in ordine. A fine marzo, alla ricevitoria tabaccheria di Petriano, è arrivata la chiamata di un finto tecnico della Sisal.

 

L’uomo addetto al sistema di scommesse, slot e servizi a pagamento ha iniziato a spiegare alla titolare, una donna di 43 anni, che avrebbe dovuto effettuare degli aggiornamenti sui software dei macchinari. Tutto via telefono perché a causa del coronavirus non sarebbe stato possibile inviare dei tecnici. La donna ha creduto in buonafede alla voce distinta e preparata che c’era dall’altra parte della cornetta. L’uomo ha iniziato a dettare una serie di codici da inserire nei sistemi. Un processo abbastanza lungo, ma è tramite queste operazioni che i malviventi hanno ottenuto i soldi della tabaccheria. Poi i saluti cordiali. Poco dopo il sistema è andato in tilt, si è completamente bloccato. Il primo pensiero è stato quello dell’aggiornamento annunciato dall’operatore. Ma l’indomani il risveglio è stato un incubo perché la signora, dopo aver aperto la ricevitoria, è stata immediatamente contattata dalla sua banca.

L’istituto la informava che la Sisal chiedeva di rientrare di ben 27.800 euro di operazioni fatte. In pratica secondo il sistema quelli sarebbero stati i soldi che i clienti avrebbero dovuto versare per poi essere corrisposti alla Sisal. Ma i clienti non ci sono stati e così è emerso il raggiro in tutta la sua efferatezza. Tutti i codici richiesti non erano altro che operazioni fatte per spillare i soldi alla ricevitoria. Denaro che tra l’altro non è assicurato e che ha un fortissimo impatto su un’attività di tabaccheria. La signora ha denunciato tutto ai carabinieri che sono intervenuti con il personale della stazione di Montecchio. I militari sono partiti dai codici e hanno seguito il movimento del denaro e sono risaliti a un ganese incensurato di 45 anni e una donna di 35 anni, pregiudicata per reati simili. Entrambi sono stati denunciati per truffa aggravata. Non è tutto perché dai loro conti i soldi sono finiti nei conti di altre quattro persone. Insomma, un sodalizio che è riuscito a mettere in atto tutta la truffa. Si tratta di persone di età compresa tra i 30 e i 54 anni di Ariccia, Milano, Caltanisetta e della Campania. Per loro l’accusa è quella di riciclaggio, dato che hanno ricevuto il denaro sporco. Ora ne risponderanno davanti al giudice. Un caso non isolato, perché qualche mese fa c’era stato un episodio simile a Isola del Piano e i carabinieri erano riusciti a denunciare i responsabili. Quella volta si erano spacciati per finti tecnici della Lottomatica mettendo a segno un colpo da 12 mila euro, soldi trasferiti in maniera subdola. Il fatto era accaduto a Isola del Piano e una finta operatrice parlava di un disservizio sullo scanner. Anche in quel caso i malviventi dettavano codici che in realtà servivano per fare delle ricariche sulla postepay da 995 euro l’una.

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Corriere Adriatico