PESARO - Una truffa che fa leva su una delle certezze degli anziani: la pensione. E’ successo nella zona di via Manzoni, in pieno centro, dove un’anziana si è...
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Il fare distinto e la parlantina convinta, ma soprattutto il timore di avere a casa dei soldi falsi, da buttare, ha convinto i due anziani ad aprire le porte di casa al truffatore. L’uomo una volta dentro ha chiesto di vedere la scatola di gioielli. Gli anziani, ignari di quanto si stava macchinando ai loro danni e in assoluta buona fede, hanno acconsentito. E, complice un attimo di distrazione, l’uomo ha rubato anelli, bracciali, collane d’oro e quant’altro. Il tutto per un valore stimato attorno ai 20 mila euro. Poi ha dato appuntamento ai due anziani per poter riavere indietro il valore dei soldi falsi. E se n’è andato col malloppo. Poco dopo marito e moglie, si sono accorti di quanto realmente era successo. Ovvero una truffa in piena regola, in pieno giorno, in maniera sfacciata e senza remore.
Hanno denunciato tutto alla polizia che è intervenuta con la volante. Gli agenti hanno acquisito le testimonianze della coppia, tracciato un identikit del truffatore e hanno aperto un’indagine. I casi si moltiplicano, vittime sempre gli anziani. Un ragazzo ha consegnato degli occhiali a un anziano dicendo che erano del figlio. E si è fatto dare 150 euro. Questo appena un paio di settimane fa in via Achilli. E ancora casi in cui il delinquente ha fatto leva su un possibile guaio combinato dal figlio della vittima e si è fatto consegnare 100 euro in via Terzi a Muraglia.
Sono arrivate anche segnalazioni di casi di soldi falsi. A denunciarlo alcuni commercianti pesaresi che si sono imbattuti in due giovani, sui 25 anni, che volevano acquistare dei prodotti pagando con banconote da 50 euro false. Segnalati anche venditori che inducono a firmare un modulo difficile da leggere velocemente che secondo l’incaricato serve unicamente ad attestare il suo passaggio e aver lasciato depliant e catalogo di prodotti per la casa. In realtà è la firma di un contratto da centinaia e centinaia di euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico