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Non definita
«La situazione non è stata in alcun modo ancora definita - contrattacca Baiocchi -. Il consigliere regionale Pd sa benissimo che le valutazioni tecniche si rendono necessarie in seguito alla decisione, ed è bene ricordarlo, con la quale il Comune ha praticamente imposto alla Regione, e pure con il “ricatto”, la scelta del sito dove costruire il nuovo ospedale.
L’investitura
Andrea Biancani, già investito dal sindaco Ricci del ruolo di candidato alla guida di Pesaro (insieme al vicesindaco Vimini), «spara giornalmente informazioni, per lo più imprecise e sommarie, che hanno solo l’effetto di creare panico tra le persone, le famiglie e gli operatori sanitari. Sarebbe molto più logico che lo stesso, visto il ruolo istituzionale che ricopre, collabori per trovare le soluzioni tecniche più giuste e sostenibili».
E Baiocchi mette in chiaro che «la Regione non ha in alcun modo intenzione di spogliare la città di nulla. Vale la pena ricordarlo, per chi avesse la memoria corta, che il reparto Materno Infantile di Pesaro è stato chiuso dal governo Ceriscioli, di cui Biancani faceva parte come consigliere, e poi riaperto dalla nostra Amministrazione regionale dopo una mozione di indirizzo da me presentata». Ma a che punto sono le operazioni per Muraglia?
A che punto siamo
«La giunta Acquaroli procederà alla costruzione di un nuovo ospedale a Pesaro con un investimento stimato attorno ai 200 milioni di euro - chiarisce -. Forse il Pd, vedendo che altri riescono dove loro non sono riusciti negli ultimi 30 anni, denigrano coloro che daranno una nuova struttura d’avanguardia alla seconda città delle Marche. Comprendiamo l’ansia elettorale del Pd, ma si abbia almeno la decenza di non speculare su tematiche così delicate e complesse che sono frutto, come spesso accade, dell’arroganza dell’amministrazione pesarese. Si lasci lavorare i tecnici e siamo fiduciosi che si troverà una soluzione nell’interesse di tutti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico