OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PESARO - Era agli arresti domiciliari, ma i carabinieri non lo trovano a casa e visto che ha processi aperti per stalking e maltrattamenti verso la ex, sono scattate le spasmodiche ricerche.
I fatti
Il caso riguarda un 33enne peruviano arrestato tre volte tra ottobre e gennaio per i suoi trascorsi turbolenti con la ex. Motivi per cui era finito prima in carcere, poi ai domiciliari.
La donna si era trasferita a Pesaro, sul finire del 2022, per allontanarsi dalla casa dove conviveva con l’ex compagno. Qui lui avrebbe tenuto condotte maltrattanti, spesso sfociate in aggressioni fisiche e minacce di morte. L’apice dell’aggressività all’inizio della passata estate, e ha determinato un primo provvedimento giudiziario, con l’emissione, da parte del Tribunale di Rimini (competente per il luogo dove si erano verificati i fatti), di un provvedimento di divieto di avvicinamento alla compagna. Il provvedimento però non ha fermato l’uomo che, viste le reiterate violazioni della misura cautelare, era rimasto in carcere fino allo scorso settembre. Il 23 ottobre, una volta uscito, aveva minacciato la donna di morte. Tre giorni dopo si era presentato sotto casa ed era stato arrestato per aver eluso il divieto di avvicinamento. A dicembre il copione si è ripetuto, con un altro arresto. A gennaio era stato nuovamente scoperto sotto casa della ex compagna nonostante il divieto di avvicinamento. Finì in manette.
Era la seconda volta in due mesi. I carabinieri lo avevano colto in flagranza sotto casa della donna. L’uomo aveva reagito in malo modo e ne è nata una piccola colluttazione tanto che è stato arrestato anche per resistenza a pubblico ufficiale. Il peruviano, difeso dallo studio legale Orrù, è già stato condannato a 1 anno di reclusione. Ma ci sono altri procedimenti in corso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico