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PESARO - Telefonate a ogni ora del giorno, appostamenti in garage, minacce e intimidazioni anche al nuovo compagno. Lui, pesarese sulla quarantina, non accettava la fine della relazione con la ex, tanto da perseguitarla. Ma le indagini della squadra mobile, diretta da Eleonora Cognigni, hanno portato all’ordinanza del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la donna. L’operazione di polizia appena conclusa è sorta grazie alla segnalazione della vittima che ha deciso con determinazione di porre fine agli atteggiamenti prevaricatori, che la facevano vivere in ansia perenne.
Elementi che hanno portato all’accusa di atti persecutori previsto dall’art. 612 bis.
La vittima, aveva segnalato il fatto che aveva portato all’ammonimento; parallelamente alla notifica del provvedimento sono scattate più approfondite indagini per assicurarne l’incolumità e la sicurezza nonché meglio definire i contorni della vicenda. Le indagini hanno evidenziato un crescendo di comportamenti gravi che hanno creato un clima di ansia nella vittima, costringendola a subire continue intrusioni nella propria vita da parte dell’ex compagno.
Alla fine gli episodi continui di stalker e molestie erano diventati un incubo. Grazie alla denuncia e alle indagini svolte è stato fornito un quadro probatorio all’autorità giudiziaria che ha consentito di emettere un doppio provvedimento: divieto di avvicinamento e di comunicazione cona la parte offesa, ordinanza che in caso di inosservanza anche temporanea può comportare l’applicazione di misure coercitive più gravi fino alla custodia cautelare in carcere. La dirigente della squadra Mobile Eleonora Cognigni lancia un messaggio per le vittime di violenza e soprusi: «È importante segnalare i fatti alle forze dell’ordine quanto prima per fermare situazioni potenzialmente gravi e permetterci di mettere in sicurezza la vittima e i familiari. La tempestività in questi casi è spesso fondamentale».
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Corriere Adriatico