Spese pazze in gioielleria con la carta di credito rubata all'anziano: «L'ho trovata»

Spese pazze in gioielleria con la carta di credito rubata all'anziano: «L'ho trovata»
PESARO - Prende la carta di credito di un anziano e si dà alle spese in gioielleria. Lei è una 29enne rumena senza fissa dimora che ieri è finita a giudizio...

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PESARO - Prende la carta di credito di un anziano e si dà alle spese in gioielleria. Lei è una 29enne rumena senza fissa dimora che ieri è finita a giudizio davanti al giudice monocratico di Pesaro. La donna era accusata di furto e di indebito utilizzo di carta di credito. Secondo l’accusa avrebbe sottratto la preziosa tessera a un 75enne di Montelabbate. Non è emerso durante il dibattimento come sia riuscita ad averla, ma lei avrebbe detto di averla trovata casualmente. 

 

Acquisti per 650 euro

Fatto sta che prima si è diretta alla Galleria dell’Iper Conad di Pesaro e in una gioielleria ha acquistato preziosi per un valore di circa 650 euro. Nel 2019 bastava una firma per poter pagare e non c’erano codici di sicurezza. Non paga, la donna ha speso altri 170 euro al supermercato della Torraccia, poi ha cambiato gioielleria e ha speso altri 311 euro di preziosi. In totale oltre 1100 di spese in gioielli tutt’altro che giustificate e consentite dal titolare della carta. Il titolare della carta di credito si è accorto degli ammanchi sul conto corrente e ha denunciato il fatto una settimana dopo il primo dei tre acquisti. 

Telecamere accese
La carta è stata bloccata, in modo che la giovane non potesse fare altre spese pazze. Ben presto gli inquirenti, una volta ascoltati i negozianti dove la signora aveva comprato gli sbarluccicanti gioielli e visionato le telecamere di videosorveglianza della galleria dell’ipermercato, sono riusciti a risalire alla ragazza rumena che è finita sul banco degli imputati per il furto della carta di cui è stata trovata in possesso e il suo indebito utilizzo. Ieri la giovane, difesa dall’avvocato Stefano Vichi, del foro di Pesaro, è stata condannata a 1 anno e 1 mese di reclusione. 

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Corriere Adriatico