Capre, galline e marijuana: due arrestati per la piantagione nel casolare occupato abusivamente

Pesaro, Capre, galline e marijuana: due arrestati per la piantagione nel casolare occupato abusivamente
PESARO - Un casolare in strada dell’Acquabuona a Cattabrighe. Capre e galline che razzolano, ma al piano superiore una piantagione di marijuana. Con tanto di impianto...

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PESARO - Un casolare in strada dell’Acquabuona a Cattabrighe. Capre e galline che razzolano, ma al piano superiore una piantagione di marijuana. Con tanto di impianto di areazione, riscaldamento e irrigazione. Il tutto grazie a un allaccio abusivo alla corrente, due gli arresti. Sequestrati 245 grammi di marijuana e tutto l'occorrente per colivare e confezionare lo stupefacente.

Mercoledì pomeriggio una pattuglia della Squadra Volante della Questura è intervenuta in strada dell’Acquabona per verificare una segnalazione sulla possibile occupazione abusiva di un casolare di campagna.

 

In effetti il personale operante ha verificato che l’immobile era stato occupato da un cinquantaquattrenne, pesarese, già conosciuto per i suoi trascorsi giudiziari per reati contro il patrimonio. Nascosto nel sottotetto, è stato trovato un secondo complice che aveva cercato di nascondersi agli agenti di polizia. Quest’ultimo, 40enne residente a Gradara, con precedenti per reati in materia di sostanze stupefacenti, esperto di impianti elettrici, si ritiene abbia collaborato nella predisposizione delle attrezzature utilizzate per la coltivazione. L’attività ha consentito il sequestro di 76 piante di marijuana di varie misure, di 51 germogli, 2 bilancini elettronici, una macchina per il sottovuoto, vario materiale per il confezionamento delle dosi da destinare allo spaccio e 2 cellulari. Sono stati anche sequestrati 245 grammi di marijuana già pronta per la vendita, suddivisa in più contenitori e involucri, parte dei quali rinvenuti anche all’interno del veicolo nella disponibilità del quarantenne elettricista. La verifica dello stato dei luoghi ha confermato il primo sospetto sull’allaccio abusivo alla rete elettrica. 

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Corriere Adriatico