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FERMIGNANO - Quel che si vede è. Non c’è proprio nulla da dibattere o spiegare. Lo stato di conservazione di alcune parti del cimitero centrale di Fermignano non solo fanno acqua come lo si vede dalle emblematiche fotografie ma addirittura eruttano calcinacci anche di una certa consistenza. Un cittadino ce lo ha fatto notare andando ieri a fare una breve visita ai propri cari estinti.
Fortuna vuole che non sia stato colpito, né sfiorato. Infatti la caduta di incrostature era avvenuta poco prima del suo passaggio. Insomma, tutto si può dire meno che la manutenzione non sia carente in molte parti deteriorate probabilmente a causa di infiltrazioni d’acqua.
La neve di questi giorni ha, con ogni probabilità, dato un colpo finale in quelle zone più esposte al danneggiamento.
Trascorse più di un anno ed ancora i lavori non sono stato eseguiti. Da giugno 2020 a tutt’oggi (ben 9 ulteriori mesi) le cose stanno come prima al 2019 e, forse, peggio di prima nonostante «il rinnovo delle richieste presenti nell’interrogazione dell’anno scorso – rimarcava il consigliere Bonita Cleri, rappresentante del gruppo “Piazza Aperta” - invitando ad indicare la tempistica dei lavori, evidentemente non più rinviabili». Il sindaco rispondeva «evidenziando il lavoro intenso di cui necessita la manutenzione del cimitero, dando allo stesso tempo garanzie di interventi». “Piazza Aperta” rilevando le disattese promesse del sindaco, lo prega «ancora a riflettere su quanto il cimitero sia luogo molto caro ai cittadini implorandogli di individuare risorse».
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