Pesaro, imponente piantagione di marijuana nel capannone in disuso: l'operaio agli arresti domiciliari

Pesaro, imponente piantagione di marijuana nel capannone in disuso: l'operaio agli arresti domiciliari
PESARO - Esce dal carcere il 25enne operaio arrestato per coltivazione e produzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti e furto di energia elettrica. Il tribunale del...

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PESARO - Esce dal carcere il 25enne operaio arrestato per coltivazione e produzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti e furto di energia elettrica. Il tribunale del Riesame ha stabilito per il giovane gli arresti domiciliari, come richiesto dal suo difensore Marco Defendini che ha puntato sul fatto che il ragazzo era incensurato.


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Una storia balzata alle cronache qualche giorno fa per via dell’imponente ritrovamento di stupefacente. Il ragazzo, operaio di origini palermitane, era stato visto armeggiare dai carabinieri del nucleo investigativo e reparto operativo in un capannone di Villa Fastiggi. Una volta fatta irruzione, una cosa mai vista prima. All’interno piante di marijuana da un metro e mezzo e quasi 5 kg di sostanza già pronta alla vendita. Un’attività industriale con tanto di gadget e pubblicità per i consumatori.
 

L’opificio era stato riconvertito a sito di produzione industriale di marijuana. All’interno, in un ambiente di circa 150 metri quadri, era stata realizzata una coltivazione intensiva di cannabis indica, la cui crescita e maturazione poteva essere tanto veloce quanto rigogliosa grazie ad uno speciale, sebbene artigianale, sistema di illuminazione, irrigazione e di riscaldamento, molto ben congegnato per creare nell’ambiente un microclima assolutamente efficace. Il tutto alimentato da corrente elettrica rubata irregolarmente. Tanto che i consumi anomali hanno fatto alzare le antenne del gestore che ha sollecitato una verifica. La perquisizione ha permesso inoltre di rinvenire, nascosti all’interno di un congelatore, due sacchi di infiorescenze già essiccate, di marijuana appunto, pronte alla commercializzazione, per un peso complessivo di 4,9 kg. Era stato necessario l’intervento, per la messa in sicurezza del sito e per gli accertamenti di specie, di personale dei vigili del fuoco di Pesaro e della compagnia Enel. L’intero capannone è stato sottoposto a sequestro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico