La sicurezza latita nel cantiere edile: denunciato il titolare di una ditta subappaltatrice

La sicurezza latita nel cantiere edile: denunciato il titolare di una ditta subappaltatrice
PESARO - Controlli a tappeto nei cantieri, denunciato un responsabile di un’azienda subappaltatrice. I carabinieri della territoriale di Pesaro, Fano e Urbino assieme ai...

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PESARO - Controlli a tappeto nei cantieri, denunciato un responsabile di un’azienda subappaltatrice. I carabinieri della territoriale di Pesaro, Fano e Urbino assieme ai militari del Nil, il nucleo ispettorato del Lavoro e ai Forestali stanno portando avanti una serie di verifiche sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nei cantieri edili. 

 

L’obiettivo è quello di prevenire incidenti e verificare la corretta applicazione della legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Giovedì a Pesaro i militari hanno fatto visita a un cantiere edile in piazzale Cinelli. Qui sono state riscontrate alcune irregolarità come ponteggi non a norma in corrispondenza di porte e finestre ai piani superiori e assenza di protezioni come caschi nei dipendenti. All’atto dell’accesso al cantiere oltre ai carabinieri del Nil anche il personale dell’Ispettorato del Lavoro. Il responsabile della ditta che sta lavorando in subappalto, un pesarese di 58 anni, è stato denunciato per le violazioni della legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. I controlli proseguiranno non solo a Pesaro ma anche in tutto il territorio, dato che sono in corso accertamenti a Fano e a Urbino. 
Il comparto edile è tra quelli sotto la lente di ingrandimento perché come risulta dal report dell’Ispettorato del lavoro sul 2020, sono state verificate 82 aziende, di cui 77 sono risultate irregolari (il 94%). Dunque un settore ad alto rischio di infortuni. Il Nil è sempre attivo nel contrasto del lavoro sommerso e dello sfruttamento lavorativo. Nel corso del 2020 sono state ispezionate 452 aziende. Di queste 325 sono risultate irregolari e si è registrata una percentuale di irregolarità pari al 72%. Sono stati individuati 18 casi di grave sfruttamento dei lavoratori con denuncia dei responsabili per caporalato. 


Per quanto riguarda le principali tipologie di irregolarità accertate, sono state accertati 454 casi di lavoratori irregolari, di 110 totalmente in nero, ed un’evasione di contributi e premi dovuti agli Istituti previdenziali, per un imponibile complessivo 3.659.000 euro. 675 le violazioni ammninistrative e 143 di natura penale. Un paio di settimane fa i carabinieri del Nil hanno eseguito quattro misure cautelari, una in carcere e tre agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti soggetti di nazionalità egiziana, ritenuti responsabili dei reati intermediazione e sfruttamento del lavoro aggravato in concorso in degli autolavaggi della provincia di Pesaro.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico