PESARO - Muri del centro storico sempre più imbrattati. Ora gli anonimi writer “sfidano” persino la videosorveglianza della Prefettura, sporcano il salotto...
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«Ho notato che ci sono una serie di scritte demenziali in tutto il centro storico – spiega Bettini – nere, rosse, di tutti i colori e in parecchi luoghi. Addirittura che Palaazzo Ducale che è difficile da ripulire. E non parliamo di via Castelfidardo, dove le pareti delle case sono tutte sporche. Parliamo tanto di città bella e vissuta, mentre di notte questi stupidi continuano a sfregiarla. Posso solo immaginare la rabbia dei proprietari di queste abitazioni, che ci tengono a mantenerle decorose, e al risveglio si ritrovano le facciate esterne deturpate». Quali soluzioni adottare? «Serve un maggiore controllo – continua Bettini – il Comune ha installato tante telecamere in centro, vediamo se riescono ad identificare questi sciocchi che imbrattano la città. Controllo e identificazione, per poi obbligare queste persone incivili a risarcire i danni che hanno causato. La pulizia dei muri ha un costo, deve essere programmata da imprese specializzate. I marmi sono stati deturpati già 2-3 volte, è arrivato il momento che questi ragazzi acquisiscano cultura e rispetto della città in cui tutti viviamo». Qualche giorno fa gli operai comunali hanno ripulito dalle scritte alcune porzioni della chiesa dell’Annunziata. Ci sono altri edifici pubblici sui quali bisognerà intervenire, ma a questo punto il problema si allarga, e molto, anche agli immobili privati, presi sempre più di mira dai writer seriali, «Noi lavoriamo sulle pareti degli edifici pubblici – sottolinea l’assessore alla Manutenzione Enzo Belloni – ma non possiamo andare a tinteggiare quelle dei privati perchè, proprio per la loro natura, sono private e non abbiamo competenza e autorizzazione per intervenire di nostra iniziativa. Nel frattempo, per quanto ci riguarda, procediamo con i controlli attraverso le telecamere». Andrea Corradi è il presidente di Regresso Arti: «Per più di 10 anni la nostra associazione ha lavorato con il Comune per ripulire le scritte su superfici di proprietà pubblica che ci venivano segnalate. Poi il rapporto si è interrotto e da quando non siamo più intervenuti notiamo che le scritte vengono ripulite poco o niente. I muri privati imbrattati? Il Comune non può intervenire direttamente, ma può imporre al privato la pulizia, come ha fatto, ad esempio, il Comune di Urbino, in occasione delle celebrazioni per l’anniversario di città dell’Unesco». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico