Ancora migranti, stavolta lo sbarco sarà al porto di Pesaro: i dubbi del sindaco Ricci. La Ong: «Salvate 109 persone, due sono morte. L'Italia ci allunga la navigazione»

Sbarco di migranti, stavolta tocca a Pesaro, i forti dubbi del sindaco Matteo Ricci
PESARO - Nuova ondanta di migranti nelle Marche. La questione dopo quanto successo ad Ancona solleva discussioni anche a Pesaro, nuovo porto individuato per lo sbarco della Sea...

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PESARO - Nuova ondanta di migranti nelle Marche. La questione dopo quanto successo ad Ancona solleva discussioni anche a Pesaro, nuovo porto individuato per lo sbarco della Sea Eye 4 che viaggia con 109 migranti salvati in mare. E il primo cittadino Matteo Ricci non fa giri di parole, ecco la sua analisi: «A Pesaro, nei prossimi giorni, accoglieremo lo sbarco di alcuni migranti, sicuramente 35 minori a cui si potrebbe aggiungere l’arrivo di 65 adulti». I numeri non sono ancora confermati, così come il giorno del possibile arrivo. Il viaggio potrebbe durare 5 giorni ma anche su questo non ci sono date precise.

«Che senso ha?»

«Mi chiedo, da sindaco e da essere umano, il senso di un viaggio che parte dalla costa libica e fa oltre 2000 chilometri in condizioni precarie, per poi raggiungere il porto di Pesaro - continua Ricci - Che senso ha tenere questa povera gente in mare per giorni? Che meccanismo ha messo in atto il governo, dal punto di vista della ragionevolezza e del buon senso?  Crediamo nell’accoglienza diffusa e faremo la nostra parte fino in fondo, ma credo che questo meccanismo sia disumano. Rende ancora più difficile la vita di poveri disperati. Il Governo rifletta bene e trovi soluzioni reali e non ideologiche». Attesa per domani una riunione tecnica. Dopo Ancona, Pesaro. Dalla Libia. 

«Le autosità italiane non avevano ancora risposto al mezzogiorno di venerdì»


«Il nostro equipaggio - scrive l'Ong sul proprop profilo social, pubblicando le foto di Pietro Bertora -  ha salvato un totale di 109 persone dall'angoscia in mare in due drammatiche missioni dal giovedì al venerdì sera, tra cui numerosi bambini. Tutti gli aiuti erano troppo tardi per 2 persone. Una delle vittime era entrata nell'incrocio in pericolo di vita con il suo neonato e il marito. Il bambino ha dovuto assistere alla morte di sua madre.
Siamo profondamente disturbati. Siamo vicini alla famiglia in lutto dei defunti.
SEA EYE 4 è ora sulla strada per portare in salvo i sopravvissuti. Ci è stato assegnato un porto dall'Italia. Mancano 4-5 giorni. Alla richiesta di un porto più vicino, le autorità italiane non hanno ancora risposto fino a venerdì mezzogiorno.  Il nostro equipaggio ha salvato in totale 109 persone dall'angoscia in mare, tra cui numerosi bambini, in due drammatiche operazioni nella notte da giovedì a venerdì. Per 2 persone, qualsiasi aiuto è arrivato troppo tardi. Una delle persone decedute aveva iniziato la traversata in pericolo di vita con il neonato oltre che suo marito. Il bambino ha dovuto assistere alla morte della propria madre. Siamo profondamente addolorati. Siamo vicini ai parenti addolorati dei defunti. Il SEA-EYE 4 è ora in viaggio per portare in salvo i sopravvissuti. Ci è stato assegnato un porto dall'Italia che dista circa quattro-cinque giorni. Le autorità italiane non hanno ancora risposto alla richiesta di un porto più vicino a partire da venerdì mezzogiorno».

La posizione nota, a 4 giorni fa, della Sea Eye 4

 

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Corriere Adriatico