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SANT'IPPOLITO - Per la sua notevole parlantina le avevano consigliato di fare l’avvocato, ma la musica l’ha conquistata al punto da diventare una splendida pianista. Stiamo parlando di Roberta Pandolfi, che insieme a Francesca Perrotta ha anche fondato l’Orchestra Olimpia, ensemble tutto al femminile. La sua travolgente spontaneità ha origine dal paesino dove ha passato la sua infanzia e adolescenza, Sorbologno, comune di Sant’Ippolito: «È un piccolissimo paese che, quando ero piccola, contava circa un centinaio di abitanti e adesso ne resta una trentina, compresi i miei genitori. È un posto molto bello e tranquillo dove si può giocare per strada e infatti da piccola mi “spaccavo tutta” con la bicicletta: ci lanciavamo nelle discese, nei fossi anche col triciclo o coi pattini. Eravamo un gruppo di bambine e bambini molto vivaci, sempre in giro, fuori casa. Noi ragazze ci inventavamo coreografie di danza o improbabili menù a base di terra e foglie con i nostri tegamini».
Le capriole nei prati
Capriole nei prati, insegnate dal nonno e la pallavolo: «Giocavo da sola a pallavolo contro il muro, sulla scia del cartone di Mila e Shiro».
Lo studio intenso
Ma il pianoforte l’aveva conquistata nel profondo: «Faceva parte della mia vita da quando ero bambina e ho capito che non avrei più potuto farne a meno. Così ho iniziato a studiare moltissimo, dalle otto alle dieci ore al giorno e ho iniziato a pensare che quello era quello che avrei voluto fare davvero e ho smesso di essere la giramondo che ero sempre stata. Se da bambina dovevano venirmi a cercare per il paese per cenare, anche da ragazzina non scherzavo: mi piaceva divertirmi, andare a ballare, andare ai concerti rock alternativi nei centri sociali. I temi sociali sono sempre stati al centro della mia attenzione, grazie anche alle mie radici, semplici e genuine, e creare l’Orchestra Olimpia è stato quasi naturale. Nella vita devi lavorare, ma quando il lavoro riesci a trasformarlo in qualcosa che non solo ti piace, ma è utile per la comunità e sposa i tuoi ideali, hai raggiunto il massimo».
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Corriere Adriatico