Pesaro, notte con ambulanze senza medico nell’entroterra. Potes solo con autista e infermiere, il vicesindaco Chiarabilli: «Adesso basta»

Pesaro, notte con ambulanze senza medico nell’entroterra. Potes solo con autista e infermiere, Chiarabilli: «Adesso basta»
FOSSOMBRONE Il servizio di emergenza-urgenza anche la notte tra sabato e domenica, nel turno 20-08, è rimasto privo di medico su tutte le postazioni dell’entroterra....

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FOSSOMBRONE Il servizio di emergenza-urgenza anche la notte tra sabato e domenica, nel turno 20-08, è rimasto privo di medico su tutte le postazioni dell’entroterra. Le uniche ambulanze medicalizzate sono state quelle di Pesaro, Fano e Urbino. Per il resto mezzi pronti ad intervenire solo con autista e infermiere a Cagli, Fossombrone, Pergola, Urbania, Cagli, Marotta e Sassocorvaro.

 

Territorio sguarnito

«In questo modo - si lamentano amministratori e cittadini - si lascia un intero territorio sguarnito dei requisiti minimi a dimostrazione che è sempre più urgente la dotazione di un’automedica a supporto di tutte le postazioni beta che rimangono sguarnite di medico». La settimana prima era successo che per un codice rosso a Monteguiduccio di Montefelcino era stata costretta ad intervenire l’ambulanza medicalizzata di Fano lasciando completamento nel vuoto il territorio di competenza. Il problema da affrontare è urgente. Il vicesindaco di Fossombrone Michele Chiarabilli ha già segnalato le forti preoccupazioni di tutti. Torna alla carica: «Continua a persistere dai primi giorni di marzo nell’ospedale di Fossombrone, ma alla luce delle ultime notizie ovunque, una situazione estremamente preoccupante a causa della mancanza nelle ore notturne del medico a bordo del mezzo di soccorso avanzato con tutte le conseguenze negative che possono derivare nei confronti dei potenziali pazienti in codice rosso». E aggiunge: «Le disposizioni in atto sono in completa violazione delle delibere regionali e potrebbero avere anche conseguenze penali». Un’automedica di stanza in un punto centrale del territorio può garantire l’arrivo del medico per gli operatori dell’ambulanza che si trovino a fronteggiare una situazione grave.

Rischi per tutti

«Insisto nel dire - prosegue Chiarabilli - che ci rendiamo conto della carenza di medici ma occorre tamponare una realtà che non può essere risolta dall’oggi al domani in un batter d’occhi. Un conto è l’intervento della sola ambulanza, tutt’altra cosa poter contare sul rinforzo di un medico che può arrivare a bordo dell’automedica in modo che nessuna delle tre ambulanze medicalizzate sia costretta ad abbandonare la propria postazione». Amministrazioni comunali e privati sono disposti a contribuire all’acquisto del nuovo mezzo. L’Ast Pesaro Urbino dovrebbe mettere a disposizione un medico in più.

 

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Corriere Adriatico