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PESARO - In Romagna per comprare la droga, in barba a ogni restrizione del lockdown, arrestato un giovane operaio pesarese. Nel pomeriggio di venerdì, a Cattolica, i carabinieri della Sezione Operativa del Nor di Riccione hanno arrestato, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un cattolichino di 68 anni, incensurato pensionato e anche un giovane operaio pesarese di 19 anni che si trovava non solo fuori comune e fuori provincia ma anche fuori regione.
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In particolare, nel corso delle attività di controllo sul territorio finalizzate alla verifica del rispetto delle normative anti contagio, i militari hanno notato il giovane recarsi a casa dell’uomo ed hanno quindi proceduto al loro controllo.
In virtù del quantitativo rilevante, i militari hanno ipotizzato che il giovane si fosse recato dall’uomo per rifornirsi di stupefacente da poi rivendere sulla piazza locale di Pesaro. Addosso aveva pochi grammi, così i carabinieri hanno esteso la perquisizione anche alla sua abitazione a Pesaro, ritrovando ulteriori 30 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e più di quattromila euro in contanti, ritenuti chiaramente provento dell’attività di spaccio.
Sentito il pubblico ministero riminese di turno, il sessantanovenne è stato accompagnato a casa in regime di arresti domiciliari mentre il giovane pesarese è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Riccione – come disposto dalla competente autorità giudiziaria di Pesaro. Ieri mattina la convalida dell’arresto con il 19enne pesarese difeso dall’avvocato Roberto Vellucci. Il ragazzo si è mostrato collaborativo e ha risposto alle domande. L’arresto è stato convalidato e l’avvocato ha chiesto i termini a difesa. L’udienza è aggiornata al 20 aprile prossimo dove la difesa chiederà un rito alternativo o procederà con un patteggiamento. Ovviamente il giovane sarà anche multato per non aver rispettato la zona rossa e il divieto di oltrepassare i confini regionali, così come stabilito dai decreti per la limitazione del contagio del Covid. Una sanzione che può variare da 400 a 1000 euro.
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Corriere Adriatico