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PESARO Una brutta sorpresa che ha il sapore amaro della beffa è quella che la mattina del 2 gennaio ha riservato a diversi ambulanti che fino a domenica prossima sono presenti nelle casette di legno del villaggio natalizio di piazza del Popolo. Molte della casette avevano le porte d’accesso forzate, in terra le viti e, all’interno o mancavano i soldi della cassa, o gli articoli in vendita. Del raid ladresco se ne sono accorti un po’ alla spicciolata gli ambulanti ieri mattina mano a mano che andavano ad aprire le loro postazioni. Alla fine quasi la metà delle casette sono state visitate dai ladri, il tutto per un bottino di diverse centinaia di euro.
Cos’è successo
Probabilmente il furto, a cavallo tra l’1 e il 2 gennaio, è opera di un balordo che ha atteso che fosse notte fonda per rimuovere le viti dalla porta sul retro ed entrare senza farsi accorgere.
I danni e i conti
«Trecento euro di contanti da sommare al valore del registratore – commenta il gestore dell’attività di viale Trieste, Ferdi Berisa - in mattinata all’apertura del mercatino dalla mia commessa, mi sento dire: qui manca la cassa. Sulle prime, ho pensato alla cassa audio che utilizziamo la sera ma non mi aspettavo si trattasse del registratore. E pensare che Moodi è aperto quasi ogni sera delle festività fino alle 23,30-mezzanotte al massimo, e anche la sera del furto c’era l’addetto alla sicurezza privata, che sorveglia negozianti e mercatini. Il paradosso è che mi sono sentito tranquillo e invece chi ha agito ha aspettato che il vigilante se ne andasse. Quasi tutte le casette, soprattutto chi ha prodotti dolciari e tipici sono state derubate, e lo stesso è accaduto alla casetta di prodotti tipici e salumi di Norcia».
La fuga
Ad Emanuele della casetta Papyion che arriva da Senigallia, hanno rubato una borsa, esposta sul retro, da dove sono entrati. Nella fuga con il bottino, i ladri dei mercatini, hanno seminato viti, divelte dalle casette un po' ovunque. L’auspicio degli ambulanti è riuscire a identificare i responsabili grazie al raggio d’azione delle telecamere della Questura, a poca distanza, che riprendono almeno un tratto della piazza sul lato del palazzo delle Poste e del Caffè Ducale. Ieri stavano pensando a una denuncia collettiva.
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Corriere Adriatico