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PESARO - Servono almeno 7 milioni di euro per intervenire nelle scuole superiori di competenza della Provincia. È questa la stima elaborata dal servizio Edilizia scolastica dell’Ente, relativa ai costi necessari per il ripristino dei danni del sisma sul patrimonio scolastico pubblico. Il presidente della Provincia, Giuseppe Paolini e il dirigente dell’Edilizia scolastica Maurizio Bartoli, hanno appena consegnato il dossier dei danni, corredato da scatti e stime di spesa, all’Ufficio scolastico regionale e alla Regione stessa.
Dal 9 novembre scorso ad oggi è in corso anche un monitoraggio quasi giornaliero, che interessa i plessi scolastici del Comune, come conferma l’assessore ai Servizi Educativi, Camilla Murgia. Una manutenzione straordinaria è richiesta con urgenza alla scuola Leopardi di via Fermi sulle facciate esterne e per un generale stato di ammaloramento, che il sisma potrebbe aver ulteriormente aggravato.
La conta
La missiva inviata dalla Provincia è indirizzata al Governatore Acquaroli e all’assessore con delega ai Lavori Pubblici e all’Edilizia, Francesco Baldelli, anche se la Regione non ha accolto la richiesta dell’opposizione di chiedere lo stato di emergenza. Vero è che le scosse non hanno provocato danni tali da compromettere la staticità dei 37 edifici scolastici, scrive il presidente della Provincia, ma nonostante questo è stato confermato un peggioramento di alcune situazioni già in essere nelle scuole superiori, che necessitano di interventi puntuali per evitare un nuovo peggioramento nel caso di altre scosse.
Le urgenze
Alcune segnalazioni erano emerse nell’immediato, portate all’evidenza dai presidi dopo l’ordinanza del 9 novembre che aveva disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
I quesiti
La situazione di un generale ammaloramento di alcuni plessi scolastici interessa anche le scuole comunali. Dopo il caso della primaria Olivieri e la richiesta del consiglio d’istituto di ottenere tempi certi sul ripristino della sicurezza, l’altro plesso che, da tempo, non ha certo un bell’aspetto è quello della primaria Leopardi di via Fermi. «Da mesi la situazione duella scuola è sempre la stessa o meglio ci sono interventi che hanno l’urgenza di essere avviati – scrive nel documento da portare all’attenzione del consiglio comunale, Emanuele Gambini consigliere di minoranza – e si nota proprio quel rivestimento in cemento ammalorato e diffuso su alcune porzioni della facciata del plesso, è ben visibile in alcuni punti anche un distacco del copriferro, oltre ad una caduta di calcinacci, avvenuta nei giorni successivi alle scosse, sulle aree adiacenti il giardino, dove spesso si ritrovano gli alunni. Per questo sollecito il servizio Lavori Pubblici e chiedo tempi e cronoprogramma certo per la sistemazione di queste criticità, che sono purtroppo latenti».
Le rassicurazioni
Pronta la risposta dell’assessore ai Servizi Educativi: «Si continuano a verificare le situazioni e anche i plessi segnalati con qualche criticità in più, controllati nella prima emergenza, vengono monitorati ora in maniera periodica proprio per assicurare una maggiore tranquillità alle famiglie, soprattutto alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi e dopo le istanze sullo stato della Olivieri di via Confalonieri». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico