Telecamere mappate, Prefettura e Procura sottoscrivono il patto: nuovo step del progetto Sophia, coinvolti 40 Comuni pesaresi

Al momento sono 144 gli impianti di videosorveglianza messi in rete

Telecamere mappate, Prefettura e Procura sottoscrivono il patto
PESARO Nuovo step per il “Patto provinciale per la sicurezza urbana - Progetto Sophia” che era già stato siglato lo scorso dicembre con la maggior parte dei...

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PESARO Nuovo step per il “Patto provinciale per la sicurezza urbana - Progetto Sophia” che era già stato siglato lo scorso dicembre con la maggior parte dei sindaci del territorio. In Prefettura ieri mattina è stato sottoscritto il primo atto integrativo del progetto che vede come protagonista la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro. A firmare l’accordo infatti da una parte il prefetto Emanuela Saveria Greco e dall’altra il procuratore capo della Repubblica Cristina Tedeschini. Già avviato con il patto provinciale sottoscritto tra la Prefettura e le Amministrazioni comunali del Pesarese, il progetto Sophia è il sistema di geolocalizzazione degli impianti di videosorveglianza che prevede la realizzazione di una mappatura digitale dei sistemi di telecamere estesa all’intero territorio provinciale e che potrà diventare un valido strumento per una politica di sicurezza urbana integrata.

 

L’integrazione

«Sono già 40 i Comuni della provincia che hanno aderito a questo protocollo, unico in Italia, – spiega a questo proposito il prefetto Emanuela Saveria Greco – per la mappatura dei sistemi di videosorveglianza a livello provinciale. Siamo alla fase degli accrediti dei Comuni e se ne contano già 36. Su questo progetto facciamo molto affidamento perché una volta completato garantirà la sicurezza del territorio». Avviato con il patto provinciale sottoscritto dai sindaci lo scorso 15 dicembre 2023 il progetto Sophia è stato salutato con molta fiducia anche perchè la Prefettura di Pesaro Urbino è stata la prima in Italia a firmare il documento coinvolgendo, oltre ai sindaci, e alla Provincia anche i vertici delle forze dell’ordine: Questura, Arma dei carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia locale. Oggi il patto per la sicurezza urbana viene ampliato grazie all’adesione della Procura della Repubblica di Pesaro: il procuratore capo Cristina Tedeschini ha voluto aderire al documento condividendone le finalità e l’efficacia in un sistema che, attraverso un ampio popolamento della mappa digitale, grazie al supporto tecnologico offerto dall’Amministrazione e comunale di Pesaro, potrà supportare le attività di indagine nell’immediatezza degli interventi degli organi di polizia.

Mettere a sistema

«Mettere a sistema tutti gli impianti di videosorveglianza è fondamentale – spiega il procuratore capo Cristina Tedeschini – significa avere referenti immediatamente disponibili e, per le nostre indagini, la tempestività di reperimento di immagini sui luoghi di interesse è quanto mai necessaria per lo svolgimento delle indagini stesse e per poi procedere con il mettere il tutto agli atti. Si tratta di uno strumento investigativo molto efficace perché – a titolo di esempio - avere le immagini di chi ha perpetrato una rapina è davvero, se mi lasciate passare il termine, una “meraviglia” per chi si occupa di indagini, ed è un vero danno rischiare di perderle perché si sovrascrivono, dato che le immagini delle telecamere se non visionate entro un certo arco di tempo vengono perse».

Sistema attivo e passivo

La Procura della Repubblica di Pesaro entra in questo progetto attivamente mettendo a disposizione i suoi impianti di videosorveglianza e i suoi referenti che nel momento di passare alla fase investigativa permetteranno una reazione immediata. Ma la stessa Procura potrà utilizzate le immagini delle telecamere in rete e mappate per portare avanti le sue indagini sue indagini. Non solo: in futuro il protocollo potrà essere aperto anche ad associazioni di categoria e altre realtà territoriali. La mappatura digitale dei sistemi di videosorveglianza riguarda per ora 144 telecamere. Nel sistema di geolocalizzazione riguarderà i dati delle telecamere delle Amministrazioni dello Stato, degli Enti locali, delle imprese pubbliche e private.

 

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Corriere Adriatico